Mondo

Sinai, leader egiziano dell'Isis è la mente dell'attentato

Sarebbero stati i 'foreign fighters' inglesi ad aver costruito l'ordigno contenuto in una bombola da sub portata a bordo

Sinai, leader egiziano dell'Isis è la mente dell'attentato

L’organizzatore dell’attentato contro l’Airbus A321 della russa Metrojet, esploso in volo sabato scorso con 224 persone a bordo, è un egiziano. Si chiama Abu Osama al-Masri ed è il leader dei miliziani che da anni infestano il Sinai, Ansar al Beyt al Maqdis,
la formazione che lo scorso anno si è legata ad Isis, facendo il rituale atto di sottomissione al sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi. È quanto rivela il Sunday Times citando fonti dell’intelligence britannica, che hanno riconosciuto la sua voce come il primo a rivendicare l’attentato sul web.

L’Mi6 ritiene che un uomo di al-Masri abbia approfittato di un complice tra i dipendeneti dell’aeroporto di Sharm el Sheick per far imbarcare un bagaglio con dentro un ordigno. Funzionari del governo britaniico hanno stretto un patto con russi ed egiziani per eliminari al-Masri. Ipotesi, conclude l’edizione domenicale del Times, che prevede l’invio delle teste di cuoio del ’Sas’ (Special Air Service) nel Sinai. Inoltre Emerge la posibilità non ancora confermata ufficialmente, che siano stati cosidetti ’foreign fighters’ britannici membri di Isis ad aver costruito l’ordigno che ha fatto saltare in aria sabato scorso l’Airbus A321 della russa Metrojet con 224 persone a bordo.

Lo riferisce il Sunday Telegraph citando fonti di intelligence secondo le quale le intercettazioni effettuati dagli 007 del Gchq (l’agenzia di intercettazione britannica equivalente alla più celebre Nsa americana) hanno riconosciuto nei messaggi diffusi sulla rete dai jihadisti che esultavano per l’attentato avevano, persone che parlavano con spiccati accenti di Londra e Birmingham.

Commenti