San Paolo del Brasile: ai tassisti vietato parlare di politica e calcio

Il decreto "più pazzo del mondo" impone anche un abbigliamento 'da manager' ai taxisti che, comprensibilmente, sono furiosi con il sindaco, Fernando Haddad

San Paolo del Brasile: ai tassisti vietato parlare di politica e calcio

Non è una barzelletta anche se ci assomiglia molto. Semel in anno licet insanire dicevano i latini e ad “impazzire”, questa volta, è stato il sindaco di San Paolo, Fernando Haddad, che con l’anno nuovo ha imposto ai taxisti della città più grande del Sudamerica norme di abbigliamento assurde e che, a quanto consta, non hanno eguali al mondo.

Ed allora ecco che per il centinaio di donne taxiste della metropoli brasiliana da oggi è obbligatorio il tailleur mentre, per gli emuli di Al Pacino paulisti in versione taxi driver, sono rigorosamente fuorilegge le espadrillas, le bermuda (per quanto eleganti e nonostante temperature che sfiorano i 35 gradi), oltre a qualsiasi scarpa aperta.

Multe salate anche per chi indossa calzature sport, anche se Nike ultimo e costosissimo modello, al sindaco di San Paolo importa nulla.

Vietate anche le t-shirt - se poi con sopra simboli di squadre di calcio o di partito apriti cielo, ci scappa l’aggravante - mentre la camicia deve essere in tinta unita, meglio se bianca, al limite con le righine ma, guai a voi taxisti, se è a quadretti.

Un mistero l’odio che il "sindaco professore" Haddad nutre per il tessuto scozzese o per i pantaloni jeans, a meno che non siano di colore scuro. Ma “contrario alla legge” è anche “sbottonare il secondo bottone del collo della camicia mentre si è in servizio”. Anche se è estate e fa un caldo boia.

Verboten infine anche “discutere di calcio, politica e religione” con i clienti per non “diffondere preconcetti” e/o "creare tensioni". Parecchie, stando ai racconti degli stessi taxisti, le multe fatte dall'entrata in vigore della nuova legge, soprattutto negli aeroporti e all’entrata delle autostrade.

I 'destinatari' del "decreto più pazzo del mondo"

538em;">hanno dovuto rinnovare il loro guardaroba e, ça va sans dire, sono furibondi con Haddad anche se, bisogna ammetterlo, grazie all’estroso sindaco da una settimana sono di gran lunga più eleganti dei loro 'colleghi' di New York e Londra.

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