Il "sovranista" africano alleato del M5S: "Presto nuovi affondi contro Parigi"

Kémi Seba, attivista per l'emancipazione dei Paesi africani rivendica il terremoto diplomatico tra Roma e Parigi dopo le dichiarazioni dei leader grillini sul franco Cfa. E annuncia: "Presto nuovi affondi contro la Francia"

Il "sovranista" africano alleato del M5S: "Presto nuovi affondi contro Parigi"

Si fa chiamare Kémi Seba, che significa “Stella Nera”, ed è l’ispiratore della crociata grillina contro la Françafrique.

Questo attivista nato a Strasburgo e residente in Benin avrebbe suggerito a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista l'affondo sul neocolonialismo francese che nelle scorse settimane ha portato allo scontro diplomatico tra Roma e Parigi. Nel mirino dei pentastellati c’è il ruolo del franco Cfa, la moneta collegata al Tesoro francese e diffusa in molti Paesi africani, che secondo i leader del Movimento contribuirebbe ad aumentare la povertà nel Continente Nero, incentivando così i flussi migratori verso l’Europa.

Una tesi che, in effetti, assomiglia molto a quella di Seba, presidente dell’associazione Urgences Panafricaines, che nel 2017 è finito dietro le sbarre in Senegal proprio per aver bruciato una delle banconote francesi davanti alle telecamere. Lo scorso settembre il gotha del Movimento lo ha invitato a Roma. Obiettivo dell’incontro, rende noto qualche settimana fa su Facebook lo stesso Seba, è uno scambio di idee proprio sulla Françafrique e sulla dipendenza monetaria delle ex colonie dalla Francia. Tra i leader grillini e il “sovranista” africano c’è totale sintonia. “I Cinque Stelle hanno capito che gli africani non vengono in Italia per amore della pizza ma perché i nostri Paesi sono costantemente destabilizzati”, commenta Seba nel post accompagnato da una foto che lo ritrae accanto al sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano.

Tempo qualche mese e, alla prima occasione utile, arriva l’attacco pentastellato contro il “colonialismo francese”. Oggi però è lo stesso Di Stefano, citato dal quotidiano Repubblica, a prendere le distanze dal leader nero, che in Francia non gode di ottima fama. Oltre ad avere all’attivo diverse condanne per negazionismo ed antisemitismo, nel 2006 l’associazione di Seba, Tribu Ka, è stata messa fuori legge per istigazione all’odio razziale. Forse anche per questo il sottosegretario ora lo liquida come “uno dei tanti”. Eppure, in un’intervista apparsa oggi sullo stesso quotidiano, Seba sostiene di aver concluso "un'alleanza strategica" con il Movimento 5 Stelle, rivendicando la paternità dell’attacco politico di Di Maio e Di Battista contro Parigi.

L’obiettivo, conferma all’inviata di Repubblica, è quello di “alzare il livello dello scontro”. E per raggiungerlo, ha annunciato, ci sarebbero in programma “nuovi affondi contro la Francia” per liberare l’Africa dal dominio degli ex coloni.

Un nuovo incontro, ha svelato, sarebbe già in programma per la settimana prossima, mentre gli europarlamentari del Movimento hanno annunciato la nascita di una “mobilitazione dal basso per restituire dignità ai quattordici Paesi africani che utilizzano ancora il Franco africano".

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