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Via storia e filosofia, si studia ecofemminismo e Lgbt: la scuola secondo Sanchez

La riforma voluta dal governo socialista di Madrid è stata subito accusata di stravolgere i programmi didattici in nome dell'"ideologia woke"

Via storia e filosofia, si studia ecofemminismo e Lgbt: la scuola secondo Sanchez

In Spagna, a fine marzo, il re Felipe VI ha dato il proprio assenso all'entrata in vigore della riforma della scuola secondaria dell'obbligo, equivalente grosso modo alla scuola media italiana e a cui si iscrivono i ragazzi iberici dai 12 ai 16 anni di età. La svolta in questione è stata decisa dal governo del premier socialista Pedro Sanchez e, in particolare, dal suo ministro dell'Educazione nazionale, Pilar Alegria. La nuova legge sull'istruzione ha però immediatamente innescato polemiche, accusata di avere stravolto i programmi scolastici tradizionali in nome dell'"indottrinamento ideologico"

Nel dettaglio, la riforma della scuola secondaria dell'obbligo estromette dai piani di studio la filosofia e tematiche "scabrose" come la scoperta dell’America o la Rivoluzione francese. Gli avvenimenti storici, inoltre, non saranno più studiati in classe seguendo l'abituale ordine di successione cronologico, bensì focalizzandosi su "nuclei e blocchi tematici": la disuguaglianza sociale e la lotta per il potere; emarginazione, segregazione, controllo e sottomissione nella storia dell’umanità; famiglia, ceppo, casta; memoria democratica; ecofemminismo; diritti LGBTIQ+.

Lo studio della filosofia è stato invece preservato nella sua impostazione tradizionale, ma è stato eliminato dai programmi didattici della scuola secondaria dell'obbligo per transitare in quelli della scuola superiore, che in Spagna non è obbligatoria. L'obbligo scolastico per i ragazzi del Paese iberico termina infatti al compimento dei 16 anni di età e, di conseguenza, spostare lo studio della filosofia verso i programmi didattici delle scuole superiori, a detta dei critici della riforma, priverebbe gli studenti della scuola dell'obbligo di qualsiasi opportunità di confontarsi con il pensiero dei grandi del sapere umano.

La svolta impressa dal duo Sanchez-Alegria ha stravolto anche lo studio della matematica. I docenti di questa disciplina non potranno infatti più trattare temi come i logaritmi o le espressioni, ma dovranno piuttosto mettere in evidenza il “significato socio-affettivo della matematica”.

Per gli oppositori della riforma scolastica voluta dal governo socialista, la nuova scuola secondaria dell'obbligo si ritroverà imperniata, piuttosto che su normali programmi di studio, su "strategie di indottrinamento ideologico" e su un "immenso concentrato di politicamente corretto, misto a cancel culture e cultura woke", da imporre alle malleabili menti degli alunni.

Non sono mancate al governo spagnolo critiche da parte di esponenti dello stesso filone ideologico della coppia Sanchez-Alegria. Ad esempio, il segretario del Partito comunista italiano, Marco Rizzo, ha bocciato senza appello l'iniziativa della sinistra di governo spagnola affermando: "Storia e filosofia in Spagna sostituite da ecofemminismo e Lgbt . Bella riforma della scuola fa la “sinistra”. Totalmente inginocchiati al pensiero unico della globalizzazione capitalista.

Una vera vergogna contro cui battersi".

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