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Telefonata Trump-Xi Jinping, fra Cina e Usa inizia l'era del bastone e la carota

Primo colloquio telefonico tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente statunitense eletto Donald Trump. Il primo ha assicurato che "la cooperazione è l'unica scelta giusta per la Cina e per gli Stati Uniti". Trump ha confermato a Xi la volontà di lavorare con la Cina per rafforzare la cooperazione bilaterale

Telefonata Trump-Xi Jinping, fra Cina e Usa inizia l'era del bastone e la carota

Proseguono i contatti telefonici tra il presidente americano eletto, Donald Trump, e i capi di Stato e di governo. Un primo scambio di vedute sui temi che il prossimo inquilino della Casa Bianca si troverà ad affrontare dopo il suo insediamento, in programma il 20 gennaio. Nella conversazione con Trump il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato che "la cooperazione è l'unica scelta giusta per la Cina e per gli Stati Uniti". Durante la chiacchierata Xi, come confermato dalla televisione di Stato cinese Cctv, si è congratulato con Trump per la vittoria. Xi ha anche sottolineato che entrambe le parti "dovrebbero promuovere lo sviluppo economico dei due Paesi e la crescita economica globale, ampliare la cooperazione e gli scambi in tutti i settori, in modo che la popolazione di entrambi i Paesi possa ottenere benefici tangibili, e puntare allo sviluppo di migliori relazioni tra Usa e Cina". Nel frattempo, Trump ha confermato a Xi la volontà di lavorare con la Cina per rafforzare la cooperazione bilaterale e ha detto che crede che le relazioni tra le due principali economie mondiali "possano sicuramente raggiungere uno sviluppo superiore".

I due leader hanno concordato di incontrarsi "al più presto" per discutere dei rapporti tra i due Paesi. E sempre secondo Cctv, "hanno promesso che si manterranno in stretto contatto, che costruiranno buone relazioni di lavoro e si incontreranno presto per scambiarsi punti di vista sui temi di interesse reciproco e sullo sviluppo dei rapporti bilaterali".

Ma al di là degli iniziali scambi di cortesia, come saranno i rapporti tra Pechino e Washington nell'era Trump? Durante la campagna elettorale il candidato repubblicnao ha minacciato di imporre dazi e sanzioni sui prodotti in arrivo dalla Cina. E si è parlato molto anche della necessità di negare, o comunque rinviare il più possibile, alla Cina lo status di economia di mercato. Certo, una cosa sono i toni della campagna elettorale, altra cosa la politica vera. Il rischio di un peggioramento nei rapporti commerciali tra Usa e Cina sarebbe stato per certi versi inevitabile anche con Hillary Clinton alla Casa Bianca. Lo "spauracchio" del no allo status di economia di mercato potrebbe tornare utile, agli Stati Uniti, nel braccio di ferro, inevitabile, in materia di anti-dumping (contrastare la vendita di merci estere a prezzi inferiori a quelli del mercato interno).

Bisogna comunque ricordare che l'imposizione di dazi ancora più elevati di quelli attuali sarebbe sottoposta alle regole del Wto.

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