Una mamma, originaria dell'Ucraina e residente nella medesima nazione dell'Est, è ora soggetta al regime di detenzione carceraria perché ritenuta responsabile di abusi perpetrati ai danni di suo figlio, che risulta essere un minore e avere solo quattro anni, ma pure perché ha prima ripreso mediante videocamera e poi ceduto in cambio di somme di denaro quei terribili filmati, quelli in cui violenta il piccolo, all'interno di un gruppo online riservato a pedofili.
A raccontare questa orribile storia, tra gli altri, è stato pure Leggo. Alla base di questi comportamenti delittuosi, stando alla versione che la donna ha rilasciato in seguito al provvedimento eseguito dalle forze dell'ordine, ci sono - sostiene la protagonista di questa vicenda - presunte cause di forza maggiore, e cioè i soldi. Come se questa potesse rappresentasse una giustificazione spendibile. La mamma ha fatto circolare i filmati pedopornografici, quelli attenzionati da chi ha svolto le indagini, al costo di cento euro l'uno, per un totale che supera i 2500 dollari incassati.
Tanto è bastato, insomma, a convincere una madre della necessità di mettere in atto dei crimini così efferati. La donna è già finita in carcere e ora è in attesa di giudizio. Potrebbe dover scontare una pena della durata di dieci anni. Il piccolo adesso è stato affidato ad altre persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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