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Uk, preside di una scuola elementare modifica canto natalizio per renderlo "inclusivo"

I genitori degli alunni della scuola hanno subito contestato la preside, ma una diocesi anglicana ha approvato la scelta della dirigente

Uk, preside di una scuola elementare modifica canto natalizio per renderlo "inclusivo"

Nel Regno Unito infuriano le polemiche dopo che la preside di una scuola elementare ha deciso di modificare un tradizionale canto natalizio in nome del politicamente corretto.

Zakia Khatun, dirigente della londinese Whitehall Primary School, ha infatti disposto, riporta Fox News, che i suoi alunni canteranno, per celebrare il Natale 2019, una versione “emendata” della melodia di fine ottocento Away in a Manger (Lontano in una mangiatoia).

Le strofe che verranno intonate dai bambini, per effetto delle modifiche ordinate dalla preside, non presenteranno quest’anno la parola “Signore”, sostituita dal più generico termine “bambinello”. L’istituto ha subito giustificato questa revisione dei versi della canzone appellandosi alla necessità di renderla inclusiva verso i piccoli di ogni credo”.

La Khatun, spiega l’emittente americana, si sarebbe convinta a stravolgere il testo di Away in a Manger dopo avere constatato che le celebrazioni natalizie dello scorso anno sarebbero state disertate, per motivi religiosi, da ben 60 bambini su 500 alunni dell’istituto. Di conseguenza, la dirigente si è mossa di recente per fare sì che il Natale di quest’anno sia finalmente “accessibile a tutti” e, precisa il Christian Broadcasting Network, rispecchi i “valori britannici”, tra cui vi sarebbe appunto la “tolleranza verso le altre religioni”.

La trovata della preside ha subito indignato molti genitori, che hanno esternato la loro rabbia ai media britannici, citati da Fox News. I familiari degli studenti della scuola elementare hanno innanzitutto accusato la dirigente di avere, per colpa della sua revisione della canzone, fatto intristire i bambini.

Le critiche all’indirizzo della Khatun si sono poi concentrate sul tema dei legami tra i canti natalizi e l’identità cristiana dell’Occidente. Ad esempio, una mamma ha tuonato: “Porto avanti questa protesta affinché la fede e la tradizione cristiane, che sono importantissime per tante persone di ogni età, non vengano sacrificate e messe a tacere per fare prevalere l’integrazione e il politicamente corretto”.

Un’altra mamma ha quindi biasimato la preside per discriminazione contro i cristiani, affermando poi: “La signora Khatun non vuole che le persone di credo diverso si sentano escluse, eppure non si fa alcun problema nel maltrattare chi ha fede in Cristo”.

Contro la rimozione della parola “Signore” dai versi di Away in a Manger hanno preso posizione anche autorità anglicane come il vescovo di Rochester Michael Nazir-Ali. Egli, afferma la Fox, ha contestato con queste parole la scelta fatta dalla dirigente della scuola londinese: “Se alcuni genitori non vogliono che i loro figli partecipino alle iniziative dirette a celebrare la nascita di Gesù, allora deve essere data loro la possibilità di manifestare il proprio dissenso e la scuola deve di conseguenza organizzare un’attività alternativa per quei bambini. I fondamenti della religione cristiana non vanno quindi assolutamente stravolti, accettando il rischio di scontentare qualcuno”.

Tuttavia, proprio il fronte ecclesiale sta paradossalmente mostrando di recente palesi divisioni interne riguardo alla decisione “politicamente corretta” della Khatun.

La diocesi anglicana di Chelmsford ha infatti emesso un comunicato, rilanciato sempre da Fox News, con cui si schiera di fatto a difesa della trovata della preside, dichiarando che la sortita di quest’ultima non inciderebbe affatto sul tradizionale messaggio di gioia racchiuso nel Natale, ma, al contrario, servirebbe a rendere le celebrazioni della nascita di Cristo “accessibili a chiunque, comprese le persone di altre religioni e i non credenti”.

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