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Il Venezuela brucia, nelle proteste un manifestante dato alle fiamme

Continuano le proteste contro Maduro in Venezuela e, sabato scorso, un manifestante è stato bruciato vivo a Caracas

Il Venezuela brucia, nelle proteste un manifestante dato alle fiamme

Un sostenitore del governo del Venezuela è stato dato alle fiamme a Caracas sabato scorso. Si tratta solo dell'ultimo episodio nell'escaletion di violenza che va avanti da settimane nel Paese, nelle manifestazioni contro il presidente Nicolas Maduro. Giorni di terrore, di protesta e repressione, di disordini e di accuse; e nonostante gli scontri e i lacrimogeni, che fin'ora hanno provocato 48 morti, gli oppositori del capo dello Stato rimangono mobilitati nelle strade, esasperati dal crollo economico del paese.

Nel frattempo è stato proprio Maduro ad accusare i manifestanti che protestano contro di lui di aver dato fuoco a un sostenitore del governo a Caracas lo corso sabato, riaccendendo polemiche e scontri sulle responsabilità della violenza disseminata tra le strade del Venezuela che brucia sensa sosta. "Quasi lo hanno linciato, solo perché ha gridato che era "Chavista", ha detto parlando nel suo programma televisivo settimanale e descrivendo l’episodio come "un crimine di odio e contro l’umanità".

L’uomo, Orlando José Figuera, ha subìto ustioni sull’80% del suo corpo e secondo le autorità locali sarebbe anche stato accoltellato. Alcuni testimoni hanno riportato informazioni e testimonianze in base alle quali sarebbe stata la folla inferocita a dargli fuoco, accusandolo di essere un ladro.

Lo stesso giorno, un attivista dell’opposizione è stato ucciso, portando il numero totale di vittime nelle recenti proteste a 48 persone.

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