A Montréal per vivere la magia di arte e quartieri multietnici

A Montréal per vivere la magia  di arte e quartieri multietnici

La metropoli più francofona al mondo dopo Parigi? Facile, Montréal. Che non è la capitale federale del Canada (il titolo spetta a Ottawa) ma quella culturale sì.
Merito del centro congressi più grande del Québec, di un calendario di eventi che, fra arte e cultura, conta circa 60 kermesse di alto livello all'anno, di quel melting pot di razze ed etnie sul quale si fonda la storia di questa città. Per capirci: se a Berlino c'era il muro qui c'è una strada, il boulevard Saint-Laurent, che da sempre segna il confine fra l'est cittadino francofono e l'ovest anglofono, fra la lingua di Molière e quella di Shakespeare. In centro brillano le insegne in mandarino di Chinatown, ma girato l'angolo ti trovi nel ghetto ebreo (oggi quartiere di tendenza) dove sono nati e cresciuti due artisti del calibro di Leonard Cohen e Mordecai Richler. Poi passi il fiume San Lorenzo e rivivi alcune delle atmosfere che il National Film Board of Canada, una delle industrie della celluloide più prestigiose del pianeta, ha tradotto in pellicole di successo, con oltre 13.000 produzioni, 12 oscar e una valanga di altri premi.
E in inverno, quando il vento taglia la pelle e la temperatura scende sottozero, prende vita la ville souterraine, o underground city, a seconda del punto della città nel quale vi trovate: la più grande del mondo, 33 km di luccicanti collegamenti pedonali che mettono in comunicazione centri commerciali pieni di negozi, ristoranti, banche, cinema, alberghi, fermate della metropolitana, perfino università e terminal di treni e autobus. Costruita a partire dalla metà del Novecento, ampliata negli anni con tocchi architettonici firmati L. M. Pei, che a Montréal ha realizzato anche il restyling di Place Ville-Marie, questa metropoli nella metropoli incarna alla perfezione il senso pratico dei montréalaises: fuori nevica? Non importa, qui si sta al caldo e lo shopping si fa senza cappotto. Con il cappotto bene allacciato, invece, si scopre la città alla luce del sole. Il Marché Bonsecours, il quartiere dell'Ottocento nella Vieux Montréal con i ristoranti e i negozi eleganti, rue (o street) Saint-Catherine Ouest con il Museo di Arte Contemporanea (Mac, www.macm.org), il Museo di Belle Arti in Sherbrooke Street West (www.mmfa.qc.ca), la basilica di Notre-Dame dal revival gotico dove si è sposata Céline Dion, altra québécoise illustre, il Quartiere Latino con le sue piazzette vittoriane e il Vecchio Porto. Dove un tempo attraccano le navi commerciali oggi spiccano ristoranti, cinema Imax, promenade, piste di pattinaggio e gli show del Cirque du Soleil: la compagnia di arte circense che ha messo in scena, al posto di animali e domatori, performance di giocolieri, trapezisti, clown e funamboli, basate su una geniale fusione di teatro, musica e danza.
Rimangono da vedere il Museo della biosfera nel parco Jean-Drapeau, sotto una bolla geodetica di tralicci d'acciaio creata per l'Expo del '67 (www.ec.gc.ca/biosphere), e il nuovo Quartier International fra Downtown e la Vieux Montréal, gioiello di urban design con fontane, monumenti, sculture open air. Ma visto che Montréal, dicevamo, è sede di decine di eventi di livello internazionale, a seconda del mese date un'occhiata al calendario pubblicato nel sito dell'Ufficio del turismo (www.tourisme-montreal.org e www.bonjourquebec.com). Si è appena concluso il 26 febbraio Montréal en Lumière, il festival di luci che riveste di luminarie musei, teatri, hotel e ristoranti, con appuntamenti gastronomici nel Vecchio Porto; a marzo c'è il Festival Voix d'Amériques dedicato alla poesia, il più importante del paese; dal 28 giugno al 7 luglio torna il Festival internazionale del jazz, fra i più famosi del mondo, con 650 show compresi 370 concerti gratuiti in centro città. Se avete tempo, una chicca che merita è la crociera alla volta del golfo del San Lorenzo e delle isole della Maddalena. Si può effettuare con le compagnie Nordik (http://www.relaisnordik.com) o CTMA (www.ctma.ca), dura mediamente una settimana ed è un'esperienza unica per avvistare foche e soprattutto balene, che dall'Atlantico si spingono nelle acque protette del golfo a caccia di crostacei. Unica condizione: arrivano alla fine di giugno, per vederle dovrete aspettare l'estate.
Il viaggio: con Auratours (www.auratours.

it), viaggi organizzati come Odissea Selvaggia (13 giorni da Montreal a Toronto, compreso il San Lorenzo e le cascate del Niagara) a 2000 euro a persona escluso il volo. Oppure solo pernottamento al Fairmont Queen Elizabeth (www.fairmont.com/queenelizabeth), cinque stelle, a partire da 95 euro a persona.

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