(...) Politici lombardi e vertici della Sea hanno tutta lintenzione di far rimanere Malpensa un hub. Al contrario, dopo aver lasciato Malpensa per Fiumicino, Alitalia ha bisogno di Linate per fare meglio concorrenza allhub lombardo. Così ha aumentato i voli e entro la fine dellanno ci si aspetta un boom di passeggeri: le prime stime parlano di 12 milioni.
I supporter di Malpensa, al contrario, per rilanciare lhub tradito da Alitalia, hanno tutto linteresse a ridimensionare Linate. La Sea non è rimasta con le mani in mano. E ha affidato a Roland Berger, la società tedesca di consulenza strategica, lincarico di stendere nei prossimi due mesi un nuovo piano industriale su Linate e Malpensa alla luce della dismissione di Alitalia. Nella società di gestione di Linate e Malpensa sono già al lavoro da tempo con lobiettivo di trasformare Linate in un city airport: voli regionali e un volume di passeggeri intorno ai 5 milioni, praticamente la metà degli attuali. Tra le contromosse allo studio anche leliminazione del through check in, la possibilità di avere la doppia carta dimbarco per lo scalo e la destinazione finale.
Nel frattempo Alitalia tenta di prendere posizioni nellaeroporto milanese. La compagnia, con il nuovo orario estivo, ha aumentato i voli settimanali di Linate da 420 a 499 e in più ha spostato sullaeroporto milanese Airbus che in precedenza erano a Malpensa e si tratta degli aerei più capienti che possono atterrare al Forlanini. La conseguenza è ovvia: crescerà ulteriormente il numero di passeggeri, già elevatissimo. Secondo le prime stime, appunto, per la fine del 2008 Linate potrà contare 12 milioni di passeggeri. Un boom che fagocita potenziali clienti di Malpensa. E si tratta di numeri che fanno scattare la soglia di allarme, perché il dibattito era già acceso sulla quantità di passeggeri transitati da Linate nel 2007 (arrivati a quota 9.926.530, con un incremento del 2,4 per cento rispetto al 2006). Gli ultimi dati disponibili, quelli di febbraio 2008, segnano unulteriore impennata del 6,2%. Siamo lontani dai 6,5 milioni di cui si era a lungo parlato come della soglia massima.
Lincremento continuo avviene nonostante Linate formalmente sia un aeroporto contingentato dal decreto Bersani bis: per ogni compagnia è fissato un tetto massimo di voli su ogni destinazione. Il limite però è stato aggirato abbondantemente da tutte le compagnie attraverso il code sharing, ovvero lalleanza con vettori minori per vendere posti sullo stesso volo. Un trucco usato da tutte le compagnie che ha consentito a Linate di continuare a crescere indisturbato.
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