Uccise un amico, Osvaldo Bellucci, colpendolo dapprima con un coltello e poi con un piccone in seguito a una lite in strada per motivi di viabilità. Riconosciuto leccesso colposo di legittima difesa, lomicida, Massimo Rocchi, romano di 38 anni, è stato ritenuto colpevole di omicidio preterintenzionale e condannato ieri a cinque anni e quattro mesi di reclusione. La sentenza è stata emessa dal gup Renato Croce davanti al quale Rocchi è stato giudicato con il rito abbreviato. Loriginaria imputazione di omicidio volontario contestata allindagato dal pm Marcello Cascini è stata quindi modificata in quella più lieve di omicidio preterintenzionale. I fatti contestati allimputato, difeso dallavvocato Cesare Del Monte, risalgono al 27 giugno del 2005, giorno in cui tra Bellucci e Rocchi, cominciò una discussione in via dei Ciclamini, nel quartiere di Centocelle, per futili motivi di viabilità. Le minacce e le urla si susseguirono e sfociarono in un vero e proprio scontro fisico. Il tutto davanti a una macelleria ancora aperta e piena di clienti. Secondo gli investigatori, sarebbe stata la vittima a iniziare la lite, proprio vicino al vialetto di casa sua, dove lo aspettavano la moglie e i tre figli. Il passo successivo fu un tentativo di difesa da parte di Rocchi e i colpi inferti con un coltello e un piccone allamico.
Inutile il trasporto allospedale «Sandro Pertini»: luomo morì dopo poco tempo. Laggressore fu invece rintracciato e bloccato dagli agenti del commissariato Prenestino nella sua abitazione in via delle Rose, poco distante dal luogo del litigio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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