Motori: è 3 (cilindri) il numero perfetto?

È in grado di ridurre spazi e consumi, senza rinunciare alle prestazioni: ecco perché il motore a tre cilindri è sempre più diffuso, sia tra le quattro sia tra le due ruote

Motori: è 3 (cilindri) il numero perfetto?

Le norme antinquinamento sono sempre più stringenti e il pubblico automobilistico, complice la crisi, è sempre più attento al tema del contenimento dei consumi. Che fare? Le risposte delle Case sono molte e diverse tra loro ma c’è un trend che sta emergendo più di altri: il motore a tre cilindri.

Questa architettura era già nota fin quasi dagli albori dell’automotive anche se la maggior parte dei costruttori la osteggiava, principalmente a causa delle vibrazioni piuttosto fastidiose che normalmente implicava. Tra i primi tre cilindri della storia motoristica bisogna menzionare la Guzzi 500 ad aste e bilancieri del 1932; trent’anni dopo, sempre nel mondo delle moto, i tre cilindri conquistarono la ribalta grazie alle MV da Gran Premio, ma non si può certo dire che questo tipo di motore fosse diffuso; lo stesso dicasi per le quattro ruote, tra cui possiamo ricordarela tedesca DKW, oggi scomparsa, che nei primi anni ’40 realizzò un prototipo di 900 cc e poi alcune Saab negli anni ’50 e ’60.

Tutta un'altra storia oggi, in cui sembra scoppiata una vera e propria moda del tre cilindri, grazie soprattutto ai progressi tecnici di questa architettura:in particolare a parità di cilindrata i tricilindrici sono più compatti di un quadricilindrico e al tempo stesso erogano una potenza superiore a un bicilindrico. L’erogazione oggi riesce a essere meno appuntita di un tempo e garantisce coppia ai bassi regimi e allungo allo stesso tempo.

Alcuni esempi di tricilindrici a quattro ruote?
L’unità 12V a iniezione diretta di benzina di 1.198 cc sovralimentata che equipaggia Nissan Micra DIG-S (leggi qui la news completa), accreditata di 98 cv e 14,5 kgm di coppia.
Ma il 3 cilindri compare al momento nelle gamme di moltissime Case, ad esempio Citroën, Dacia, Ford, Hyundai, Kia, Mitsubishi, Opel, Peugeot (leggi qui il test della 308, disponibile anche in versione tre cilindri), Renault, Seat, Skoda, Smart, Suzuki, Toyota e Volkswagen.

Ford in particolare si è aggiudicata per la seconda stagione consecutiva il premio Engine of the Year (motore dell’anno), grazie al 1.0 12V EcoBoost che vanta 17,3 kgm di coppia sia nella versione da 100 cv sia in quella da 125 cv, che rappresenta sicuramente il punto di riferimento tra i 3 cilindri automobilistici.

E anche i marchi “premium” stanno iniziando ad esplorare questo modo: Mini, ad esempio, ma anche Bmw, che con il tre cilindri equipaggerà la coupé ibrida i8 e Caterham per la sportiva entry level di 660 cc e 80 cv.

Spostandoci in ambito motociclistico, ci si accorge che i motori a tre cilindri parlano principalmente inglese e italiano.Triumph è sicuramente uno tra i più noti costruttori di tricilindrici: oltre alla mitica Speed Triple, possiamo citare la recente, più piccola, Street Triple. Sul versante italiano non possiamo invece non menzionare la riuscita e celebrata unità 800 cc firmata MV Agusta, motore che equipaggia sia la Brutale sia la sportivissima F3 (leggi qui il test completo).


Ma i giapponesi non stanno certo a guardare e allora ecco MT 09 (leggi qui il test completo) l’ultima originale naked/motard nata in casa Yamaha. La particolarità? Ovviamente, il motore a tre cilindri in linea

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