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Supertourer a confronto

Sono moto di lusso con ogni comfort, dalla sella riscaldabile alla radio, fino alla retromarcia. Hanno motori più grandi di molte auto e il loro peso si aggira intorno a quattro quintali. Da sempre le supertourer dividono gli appassionati: ecco come vanno

Supertourer a confronto

Partiamo dal prezzo, perché chi è abituato a sfogliare i listini delle quattroruote noterà che l’assegno che bisogna staccare per portarsi a casa una di queste tre moto supera quello di molte blasonate auto:

Ci vogliono infatti 32.390 euro per avere il privilegio di guidare una Honda Gold Wing; 29.700 per una Harley-Davidson Electra Glide Ultra Limited; ne “bastano invece 23.700 per una BMW K 1600 GTL.
Questi prezzi sembrano pazzeschi per un moto, ma a ben guardare Harley, Honda e BMW ma le prestazioni e dispositivi di cui ciascuna di esse dispone sono davvero inarrivabili per ogni altra moto.

Antesignana del concetto di super touring è la Harley-Davidson Electra Glide Ultra Limited (approfondisci qui). Sembra la stessa del primo modello di ormai qualche decennio fa ma ogni anno cambia, migliora.
Il motore 103 (1.690 cc) ora ha il raffreddamento ad acqua per le teste. Altre innovazioni riguardano le luci a LED, schermi LCD e altri dispositivi di infotainment, mai così evoluti per una Harley. Electra Glide Ultra Limited è una poltrona su ruote.

La più affascinante dal punto di vista tecnologico è probabilmente la Honda Gold Wing (approfondisci qui), ancor più esagerata nelle dotazioni e con un motore unico nel panorama motociclistico mondiale, un boxer 6 cilindri che impressiona per elasticità, tiro e per la cattiveria che riesce ad esprimere. E’ l’unica moto al Mondo dotata di airbag e, per agevolare le manovre con i piedi a terra, dispone anche della retromarcia.

BMW ha il turismo nel sangue: la K 1600 GTL (approfondisci qui) rappresenta, infatti, la massima interpretazione bavarese di questo concetto. 6 cilindri in linea, tanti cavalli, un mare di elettronica di bordo e un comfort degno di rivaleggiare con le blasonate concorrenti: la K cerca in tutti i modi di tenere alto l’onore dell’Europa in un segmento dove spiccare è davvero molto complicato. E’ la più sportiva delle tre.

Con dotazioni e prestazione del genere, ha ancora senso chiamarle moto? Secondo noi sì e, se avrete la pazienza di approfondire il nostro test, scoprirete tre moto sorprendenti per maneggevolezza e piacere di guida.

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