«Multe, il Comune punta a incassare due milioni in più dell’anno scorso»

Un buco di bilancio da un miliardo e 400 milioni di euro che costano in termini di interesse 140 milioni di euro ai cittadini genovesi. Un 10 per cento quasi da usura frutto dei catastrofici investimenti, alcuni anche in derivati di borsa, della giunta precedente, ma che Marta Vincenzi non conta di diminuire. Che poi, per fare quadrare i conti, si aspetti pure un aumento delle multe ai poveri automobilisti già super tartassati, è il colmo. Almeno è quello che spiegano i consiglieri della lista Biasotti, Valter Centanaro, Francesco De Benedictis, Laura Lauro, che ieri mattina hanno presentato la loro controrelazione al bilancio comunale del centrosinistra.
«Fra le altre assurdità - dicono - va segnalata quella della totale aleatorietà di alcune poste attive del bilancio, quali le entrate per infrazioni al codice stradale, previste in 32 milioni e 400mila euro con un incremento di ben due milioni e 600mila euro rispetto all'anno scorso. Assolutamente opinabile e poco attendibile la previsione, che si basa su ipotetici comportamenti degli utenti, già spremuti come limoni, è l'ennesima vessazione».
Gli arancioni denunciano poi l'ingiusto aumento dell'addizionale comunale Irpef. «Per non operare tagli alla spesa sociale - spiegano - si propone un aumento di quasi il 50 per cento, facendola pagare a quanti guadagnano oltre 10mila euro annui. L’aumento andrà a gravare anche su quella parte della società più svantaggiata, che guadagna 10001 euro all'anno».

La lista Biasotti denuncia anche la svendita di gran parte del patrimonio di Tursi che non ha portato beneficio ai genovesi e chiede di ridurre gli aiuti a cittadini non soltanto extracomunitari, ma irregolari e clandestini.

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