Multe Ecopass, 80% di ricorsi in più e i giudici di pace sono al "collasso"

Multe Ecopass, 80% di ricorsi in più 
e i giudici di pace sono al "collasso"

È boom di ricorsi contro le multe da Ecopass.

Sono già centinaia le istanze presentate negli ultimi giorni dagli automobilisti per non pagare le contravvenzioni. E così Vito Dattolico, presidente dei giudici di pace, lancia l’allarme. E racconta di sportelli quadruplicati per assorbire le code.

«Pile di fascicoli accumulati», racconta all’agenzia di stampa Omnimilano, che si potranno iscrivere a ruolo non prima di settembre. Un classico della burocrazia, ingolfata da questa nuova ondata di richieste. In via Francesco Sforza, racconta Dattolico, «da una decina di giorni il numero di ricorsi presentati contro le multe per infrazioni Ecopass è diventato davvero rilevante. Abbiamo dovuto moltiplicare gli sportelli per far fronte alla fila che arriva fino ai giardini della Guastalla. Per noi - aggiunge - sta diventando un problema davvero notevole. Abbiamo un aumento dei ricorsi dell’80 per cento tutto da attribuire alle multe Ecopass».
La stima precisa del numero di pratiche, assicura, «potremo farla solo a settembre, quando saranno rubricate le centinaia di fascicoli che si stanno accumulando». Un’operazione che normalmente ha una tempistica di tre o quattro giorni, spiega il presidente. Ma «per l’aumento enorme dei ricorsi Ecopass e per la contestuale riduzione estiva del personale amministrativo, stiamo accumulando un arretrato che verrà rubricato solo fra venti giorni». Se ne riparlerà, dunque, a settembre. Con buona pace degli automobilisti multati. Solo allora «potremo dire esattamente quanti ricorsi siano stati presentati, grazie al fatto che a differenza di tutti gli altri, quelli per le infrazioni legate al ticket d’ingresso in centro vengono evidenziati fin dal momento del deposito. Con il Comune - assicura Dattolico - abbiamo già messo in programma una serie di incontri per mettere a punto i meccanismi con cui procedere». Il motivo? «I ricorsi sono molti» e oltre che i giudici di pace «la situazione preoccupa anche il Comune». Questo soprattutto per il fatto che le istanze presentate dagli automobilisti multati «si basano su situazioni assolutamente equivoche. E su questo si basa la richiesta di annullamento».
I casi più frequenti? «La mancanza di notizie chiare, comunicazioni su pagamenti da effettuare con modalità complesse che non sempre hanno funzionato, i varchi delle corsie preferenziali, come in corso Magenta, confusi con quelli Ecopass». E in particolare, agli automobilisti «sono state date più multe nello stesso giorno. E questo non è legittimo. Una violazione al varco d’ingresso può essere sanzionata con un solo verbale al giorno. Invece la macchina infernale del sistema Ecopass ne ha prodotti tanti quanti i passaggi irregolari». Per il presidente Dattolico, dunque, riguardo all’accoglimento dei ricorsi, «è probabile che essi siano fondati su disfunzioni della macchina predisposta dal Comune che solo adesso sta andando a pieno regime. E parliamo di decine di migliaia di casi».

Il presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri conferma che «risultano essere centinaia i ricorsi per l’ingresso nei quattro nuovi varchi Ztl di Magenta, Olivetani, Vigentina e Lamarmora. Per queste fattispecie - spiega - è necessario che venga fatta ulteriore chiarezza, così come abbiamo domandato sin dall’inizio di gennaio: su questo tema deve proseguire il lavoro di approfondimento, dell’Avvocatura comunale insieme alla magistratura, richiesto anche dai consiglieri. Non si sta qui parlando di una moratoria, ma dell’esame di quanto comunicato ai cittadini all’ingresso delle corsie cosiddette “preferenziali” per entrare nella zona Ecopass. In generale, dato l’elevato numero di ricorsi potrebbe risultare utile che il giudice di pace dia al Comune tre mesi in più, oltre ai sei previsti, per consentire di acquisire le copie per individuare specifici casi, ai fini dell’autotutela dell’ente».

 

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