(...) Guillermo Vázquez Consuegra servì a completare la ristrutturazione architettonica della Darsena, con il recupero storico del quartiere Galata, originariamente un cantiere di costruzione e riparazione per galee. Il Museo del Mare doveva essere il fiore allocchiello di Genova, il simbolo della cultura marinara della Superba. Invece. Basta uno sguardo a muri, soffitti e pavimenti per domandarsi se sia tutta colpa di unumidità fuori del normale o di lavori eseguiti troppo in fretta, la fretta di inaugurare la struttura almeno prima della fine dellanno della Cultura.
Un turista che decida di avventurarsi nel museo è preferibile che posi lo sguardo soltanto sui bei reperti di mare nelle vetrine in esposizione, perché se osservasse oltre i vetri resterebbe profondamente deluso. Sul sito del Comune dedicato al Museo del Mare si legge: «Il Galata è stato progettato confrontandosi con i maggiori musei marittimi mondiali (come il Greenwich Maritime di Londra, il Museo Vasa di Stoccolma, il Museo Marittimo di Barcellona). Con questa operazione, larea del Porto Antico è stata trasformata da unarea portuale a vero e proprio parco urbano, che ha spostato verso il mare il baricentro della città, con positive ricadute sul recupero dellintero centro storico».
Chissà se i prestigiosi Musei europei citati versano nelle stesse condizioni del Galata, chissà se solo dopo un anno necessitano di mettere mano a cazzuola e pennello? A tal proposito è stata presentata dal capogruppo della Lega Nord in Comune Edoardo Rixi uninterrogazione urgente per chiedere spiegazioni al sindaco e alla giunta. «Trovo scandaloso - dice Rixi -, che dopo poco tempo dallinaugurazione il Museo sia ridotto in simili condizioni.
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