Musi lunghi e silenzi Al comitato di Emma «si consolano» con il dato di Roma

«Sapevamo che il risultato sarebbe stato in bilico e la prima proiezione lo conferma». La risposta è di Riccardo Milana (Pd) coordinatore del comitato elettorale di Emma Bonino. Così il parlamentare del partito di Bersani e D’Alema ha risposto alla domanda dei cronisti. Non alle 23 (quando il testa a testa era solo apparente), ma alle 17 quando ancora i risultati erano indefiniti ma davano un piccolo margine alla candidata del centro-sinistra. Poi le cose sono andate in una direzione diversa. Molto diversa.
La Bonino ha così perso la sua battaglia politica. E ad immortalare questa serata di passione c’erano tutti nel comitato elettorale trasteverino, tranne la diretta interessata. Almeno fino alle 23.45 quando è entrata nella sede del comitato. Prima del suo arrivo (accolto comunque con un caloroso applauso consolatorio) c’erano non soltanto i militanti radicali e quelli del pd ma anche giornalisti e telecamere di testate straniere importanti come la tedesca Zdf e Al Jazeera. Incuriositi, questi ultimi, di vedere il risultato di una battaglia anomala tra una radicale (momentaneamente prestata al centro sinistra) e una sindacalista che ha più volte ricordato durante la campagna elettorale che non ha mai preso una tessera di partito.
Alle 23 non c’è stato più tempo per dichiarazioni interlocutorie. Certo, mancava ancora la diretta interessata. Ma un portavoce si è trovato per una prima analisi «a caldo». La voce è quella di Esterino Montino, capolista del Partito democratico. «Il risultato è al di sotto delle aspettative». Questo il suo primo commento. Il Pd non arriva al 27 per cento delle preferenze. Per Montino si tratta «di un dato a macchia di leopardo, con una ripresa a Roma e una difficoltà evidente nelle province che si ripercuote sul dato generale». Dunque, prosegue Montino, «il risultato del Pd è al di sotto delle aspettative, pensavo che sarebbe stato migliore ma l’effetto di scivolamento all’ingiù viene dalle province. Questo dimostra che c’è bisogno di un lavoro da fare in profondità con tutta la classe dirigente del partito».
Tra musi lunghi e bocche cucite, svettavano nella sede del comitato, la figura di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma in quota Pd e quella del già citato Milana. Mentre la sua rivale era già a piazza del Popolo a raccogliere il risultato della sua campagna elettorale con un bagno di folla, i radicali e i militanti del Pd iniziavano a chiedersi quando sarebbe arrivata Emma. Poco prima di mezzanotte l’arrivo e l’abbraccio con i suoi «fedelissimi».
La Bonino si consola soltanto con alcuni dati disgiunti di questa tornata elettorale. Come quello ricavato dal responso delle urne nella capitale. A Roma ha preso quasi il 54 per cento dei voti. E tra i partiti si registra un inaspettato exploit dell’Italia dei valori.

Aspettando una dignitosa exit strategy registriamo la dichiarazione di un fan della Bonino accorso comunque al comitato elettorale trasteverino. «Pare che abbiamo perso - dice Francesco - ma non c’è nessuno che avrebbe potuto raggiungere il risultato ottenuto dalla Bonino, tant’è che il Pd non ha trovato nessun altro candidato».

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