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Morto Nico Fidenco, il cantante di "Legata ad un granello di sabbia"

È scomparso all'età di 89 annni l'inimenticabile cantautore Nico Fidenco, che con la sua "Legata ad un granello di sabbia", diede vita al primo tormentone estivo italiano della storia, che rimase nella top ten della classifica per 14 settimane

Morto Nico Fidenco, il cantante di "Legata ad un granello di sabbia"

È morto venerdì notte a Roma, all’età di 89 anni, il cantautore Domenico Colarossi ma conosciuto da tutti come Nico Fidenco. Nato a Roma il 24 gennaio 1933, cantautore brillante fin dagli esordi, Fidenco raggiunse il successo negli anni ‘60. La sua Legata a un granello di sabbia del 1961, è considerata il primo esempio di tormentone estivo italiano della storia, con 14 settimane di permanenza al top della hit parade e fu il primo 45 giri a superare in Italia il milione di copie vendute. Sono comunque tanti i brani indimenticabili legati al cantautore.

Fidenco si era trasferito all'età di sei anni nel 1939, con la famiglia ad Asmara, dove rimase fino al 1949. Nel 1960 era già nella scuderia della casa discografica Rca Italia a Roma, dove era stato presentato da Franco Migliacci, come autore. Ma il direttore artistico Enzo Micocci capì subito la potenzialità della sua voce, così quando il regista Francesco Maselli cercava un brano per il suo film I Delfini, Micocci, gli propose il brano inedito, What a Sky, composto dal maestro Giovanni Fusco, ma decise di farlo incidere oltre che ad un giovane Little Tony, anche da Fidenco. È fu proprio lui ad essere preferito dalla produzione.

La casa discografica inizialmente non prevedeva la pubblicazione del pezzo su 45 giri, ma le pressioni da parte dei negozianti e dei grossisti, dovute alle richieste del pubblico visto il successo del film, spinsero l'etichetta non solo a pubblicare la versione inglese, ma a riportare Fidenco in sala d'incisione per registrare sulla stessa base orchestrale la versione in italiano Su nel cielo, da inserire sul lato B del 45 giri, che dal 31 dicembre 1960, rimase primo in classifica per quattro settimane.

Non fu però l'unico brano che incise in inglese tratto da colonne sonore di grandi film. A quello si aggiunsero anche, Just that same old line dal film La ragazza con la valigia con Claudia Cardinale, Il mondo di Suzie Wong dal film omonimo con William Holden, che nel 1961 raggiunge la prima posizione in classifica per cinque settimane. E ancora Exodus, dal film omonimo con Paul Newman, Moon River dal film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn, L'uomo che non sapeva amare dal film omonimo con George Peppard e Una donna nel mondo dal film La donna nel mondo.

I suoi successi non si fermarono comunque alle colonne sonore. Negli anni '60 le sue canzoni furono un successo dopo l'altro: Con te sulla spiaggia, seconda classificata a 'Un disco per l'estate' nel 1964, Se mi perderai, Come nasce un amore, A casa di Irene, La voglia di ballare, finalista a 'Un disco per l'estate' 1965, Goccia di Mare, Non è vero, Tutta la gente, ma soprattutto Legata a un granello di sabbia.

Nel 1966 lasciò la Rca per passare alla casa discografica Parade ma, da qui in poi la sua popolarità subì una flessione, nonostante una partecipazione, la sua unica, al Festival di Sanremo nell'edizione del 1967 ricordata soprattutto per la morte di Luigi Tenco. Fidenco, che presentava il brano firmato da Gianni Meccia Ma piano (per non svegliarti) in coppia con Cher, non riuscì a portare il brano in finale. Dopo aver ridotto le incisioni pop, tornò a occuparsi nuovamente di colonne sonore, componendo per il cosiddetto Cinema di genere per tutti gli anni settanta e ottanta, spaziando dallo spaghetti-western ai film della cosiddetta sexploitation come La strana legge del dott. Menga del 1971, la serie cult Emanuelle o l'horror Zombi Holocaust del 1980. L'unico album pop inciso in questo decennio fu La mia estate con Cinzia, pubblicato nel 1970.

Diventò l'idolo dei bambini

Sul finire degli anni settanta e i primi anni ottanta ritrovò un'inaspettata popolarità, grazie al pubblico dei più piccoli, per le numerose sigle incise per gli anime giapponesi, vero e proprio fenomeno di costume televisivo di quel periodo. Con Don Chuck Castoro riuscì a vendere oltre quattrocentomila copie, riportandolo in classifica. In questo decennio tornò anche a incidere album pop come La mia mania del 1981 e Direzione vietata del 1989. Nel 1992 pubblicò una raccolta di successi riarrangiati dal titolo Ieri e oggi.

Dal 1984 al 1994 con i colleghi Riccardo Del Turco, Jimmy Fontana e Gianni Meccia formò il gruppo de I Super 4, quartetto con il quale ripropose successi tratti dai rispettivi repertori degli anni sessanta riarrangiati in chiave moderna. Con loro pubblicò tre album che ebbero un discreto successo. Nel 2007 si esibì dal vivo al Lucca Comics & Games, cantando dal vivo alcune delle colonne sonore e delle sigle dei cartoni animati, condiderate dei veri cult.

Sulla scia di questo revival, l'etichetta Siglandia ha stampato nel 2019 una raccolta di tutte le sigle dei cartoni animati di Fidenco in edizione rimasterizzata e limitata.

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