Guerra in Israele

"Rivoluzionari da salotto". Vasco Rossi a gamba tesa sui pro-Palestina

Il rocker precisa: "Non riesco a schierarmi da una parte o dall'altra". Ma zittisce chi spera nella distruzione dello Stato di Israele: "Sono per la costituzione di due Stati liberi e indipendenti"

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Una vera e propria lezione a chi si traveste da sostenitore della causa della Palestina per mascherare il desiderio di cancellare Israele dalla mappa geografica. Non solo maestro di vita e di musica, Vasco Rossi dai suoi social porta avanti la lotta nei confronti di chi - comodo, nei propri agi e impugnando il cellulare - si affida ai classici slogan di facciata e cavalca il Giorno della Memoria per azzardare paragoni choc. Il rocker non ha preso una posizione netta nell'ambito del conflitto in Medio Oriente, ma ha sganciato una serie di bordate all'indirizzo di chi si muove con troppa superficialità su un argomento assai complesso.

Nella giornata di ieri il cantautore di Zocca ha esordito sul suo profilo Facebook in maniera chiarissima, rivendicando l'approccio che ha sempre connotato le sue azioni del passato e l'atteggiamento che ancora oggi decide di promuovere: "Sarebbe facile per me oggi scrivere Freeee Palestine. Ma io non sono facile. Sono semplice. Ma non facile. Sarebbe facile e sarebbe anche un po' alla moda di questi tempi". Un commento eloquente a cui ha affiancato la consapevolezza della tragedia che sta colpendo Gaza, dicendosi "sconvolto" per i bombardamenti sulla popolazione civile con l'auspicio che vengano sospesi nel più breve tempo possibile.

"Detto questo non riesco a schierarmi da una parte o dall'altra. Come fanno molti dalle loro comode poltrone", ha aggiunto Vasco Rossi. Che ha tracciato la rotta: se ci si schiera bisogna andare a combattere, altrimenti è meglio restare in silenzio e ammutoliti di fronte a orrori di questo genere. Il rocker si è inoltre espresso su uno slogan che da tempo viene veicolato sui social e nelle piazze. Che significato ha il ritornello Free Palestine? In tal modo si intende difendere la Palestina (e quindi si vuole condannare Hamas) o ci si vuole scagliare contro Israele immaginando scenari nefasti che riportato la mente ai tempi peggiori della storia?

"Io sono per la pace e la costituzione di due Stati liberi e indipendenti", ha scritto il Komandante. Dito puntato contro gli estremisti di tutte le specie, etichettati come "la rovina dell'umanità". "Non ho mai sopportato i rivoluzionari da salotto che invadono le piazze e in infestano il web", è stata l'ennesima stoccata di Vasco Rossi.

Le parole del rocker assumono un peso importante anche in seguito alle tensioni del fine settimana appena trascorso. Il Giorno della Memoria, istituito per ricordare le atrocità compiute contro gli ebrei, si è trasformato nell'occasione per alcuni manifestanti pro-Palestina di macchiare la commemorazione delle vittime dell'Olocausto ricorrendo a cori inaccettabili ed esplicitando sogni micidiali sulla pelle di Israele.

Il tutto mentre l'antisemitismo torna pericolosamente a rialzare la testa in Europa.

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