Il tono di fondo ipocondriaco dei mercati, con i timori di contagio del debito sovrano che proliferano come un virus, rende per ora impossibile recuperare un minimo di stabilità sui listini azionari, sui titoli di Stato e sul cambio delleuro. Dalla reazione violenta con cui gli investitori, lunedì, avevano fatto carta straccia dellintesa per il salvataggio dellIrlanda, si è passati ieri quasi senza soluzione di continuità alla rimasticatura dello stesso copione. Con laggravante che le perdite continuano a sommarsi alle perdite. Giorno dopo giorno, sembra inoltre farsi sempre più chiaro laccanimento contro Piazza Affari, anche ieri la peggiore in Europa (-1,08%), e in particolare nei confronti delle nostre banche (vedi articolo sotto). Le altre piazze continentali hanno invece contenuto le flessioni tra l1% di Lisbona e lo 0,2% di Dublino. Piatte Francoforte e Londra.
Alcuni osservatori sono convinti che la speculazione abbia spostato il mirino anche sulla penisola, nonostante la situazione delle nostre finanze pubbliche sia considerata sotto controllo. «I conti italiani sono a posto, e non ci sarà bisogno di manovra correttiva», ha confermato ieri il direttore esecutivo del Fmi, Arrigo Sadun, mentre è al via la missione a Roma dellOcse incaricata proprio di fare il punto sullo stato dei conti italiani. Lappuntamento cade in un momento delicato, con il differenziale di rendimento tra i Btp e i bund tedeschi salito a livelli record: dopo aver toccato anche i 215 punti base, il divario si è fermato ieri a 209 punti, comunque in crescita dai 200 toccati lunedì. Turbolenze ancora maggiori nello spread dei titoli decennali spagnoli, schizzato a 311 centesimi, un livello mai raggiunto dallintroduzione delleuro.
Anche sul versante valutario la tensione non si è allentata. Leuro, sceso sotto 1,30 dollari (minimo da due mesi), continua a riflettere le paure di unestensione a Portogallo e Spagna della crisi del debito. Leconomia portoghese potrebbe contrarsi fino al 2% nel 2011,secondo Standard & Poors che ha messo sotto osservazione il rating del Portogallo con «implicazioni negative». Cè una «forte preoccupazione» che «dai mercati possa arrivare un affondo sulleuro, tentando di coinvolgere nel contagio Irlanda anche Paesi più solidi come la Spagna, il Portogallo e magari anche lItalia», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. I mercati, tra laltro, hanno avuto ieri conferma autorevole delle pressioni che la Bce starebbe esercitando su Lisbona affinché accetti laiuto comunitario. «La Bce ha cercato di imporre allIrlanda il salvataggio allinizio del mese e sta facendo lo stesso con il Portogallo», ha rivelato il ministro della Giustizia irlandese Dermont Ahern. In un intervento davanti al Parlamento europeo, il presidente dellEurotower, Jean-Claude Trichet, ha replicato - seppur indirettamente - ad Ahern, ricordando come ora sia «fondamentale la disciplina verbale». Quello del banchiere francese è stato un discorso improntato alla chiarezza. «Leuro zona - ha precisato Trichet - non corre il rischio di essere messa in discussione». E anche se «ha dei problemi, la situazione non è grave». Quanto alla Grecia e allIrlanda, «sono in grado di ripagare i debiti».
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