La smorfia di Lavezzi infortunato, il sorriso di
Cavani goleador, il rammarico di Mazzarri per una vittoria sfumata. E i
300 tifosi all’aeroporto di Capodichino ad attendere alle 4 del
mattino il gruppo partenopeo di ritorno da Manchester. Sonole
immagini principali della notte magica di Champions del Napoli.
Ventun anni di attesa ripagati con una prestazione eccezionale, una
prova di maturità che è il miglior segnale per un’annata di grandi
aspettative. «Potevamo chiudere la partita, potevamo segnare il
secondo gol», dice con rimpianto Mazzarri che ancora una volta è
riuscito a trasmettere il temperamento giusto alla squadra. «Un
pareggio? Meglio così, altrimenti ci saremmo montati la testa, il
City è la seconda squadra d’Inghilterra che potrà giocarsi il titolo»,il
commento del patron De Laurentiis, soddisfatto per la personalità
espressa dal Napoli nel delicato debutto europeo.
La stampa
britannica stronca pesantemente il City e Mancini ( «Kolarov evita
imbarazzi al tecnico », la punzecchiatura del Times ) e riempie di
elogi la truppa azzurra, «sorprendente per compostezza tattica e
dinamismo agonistico». Tanto che il Guardian- colpito dall’intensità
offerta dagli azzurri - invita i più convinti «a ricredersi sul
declino della serie A e del calcio italiano ».
Il tridente
delle meraviglie, tanto temuto da Mancini alla vigilia, è stato
protagonista: Lavezzi che colpisce la traversa e regala diversi
assist ai compagni prima di uscire malconcio dal campo, Cavani che
sfrutta al meglio la migliore occasione capitategli, Hamsik che si
ferma a pochi centimetri dalla rete per merito di Kompany. Non a caso
il tecnico di Jesi aveva in cima alla lista della spesa da fornire
allo sceicco Mansour sia il «Pocho» che il Matador e aveva detto che
«con quei tre là davanti, il Napoli tenterà anche di vincere». Il trio
guadagna poco più di 10 milioni lordil’anno, cifra inferiore a quella
del parco attaccanti del City (Balotelli, Dzeko, Aguero e Tevez arrivano insieme a oltre il doppio).
Per l’uruguagio, il cui gol con una spettacolare rovesciata al Camp
Nou era stato vanificato dal fuorigioco millimetrico di Hamsik, si è
trattato del primo guizzo stagionale (non segnava dal 23 aprile scorso).
Lui non si emoziona certo sui palcoscenici del calcio
continentale, tanto che l’anno scorso in Europa League andò a segno 7
volte. «Abbiamo visto in dvd i loro movimenti: ci ho provato e ci
sonoriuscito»,ilraccontodelMatador che per sei minuti ha fatto
addirittura pregustare il colpo grosso.
Adesso i tifosi azzurri si attendono un’altra grande prova con il Milan.
Partita per la quale sono già stativenduti 31mila biglietti e che
potrebbe vedere in campo anche Lavezzi: il suo infortunio dopo 56
minuti è stata la nota stonata della serata, un infortunio
ridimensionato dalla risonanza magnetica, che ha escluso fratture o
lussazione, solo una forte contusione al calcagno destro. «Ho un edema
ma non è niente di grave, ho voglia di giocare, spero di arrivare bene
alla partita di domenica», dice l’attaccante su Twitter,fiducioso sul
suo impiego contro i campioni d’Italia in carica.
Nonostanteilcontrattempo, Lavezzi non ha perso allegria come il resto
della squadra.
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