Filma di nascosto l’ex fidanzata in atteggiamenti hot e diffonde il video: nei guai 15enne
11 Dicembre 2019 - 10:46La vicenda è finita in tribunale e il pubblico ministero ha stabilito che si tratta di un chiaro caso di “revenge porn”
L’ennesima indagine in materia di cyberbullismo ha coinvolto uno studente di 15 anni, che ha filmato l’ex fidanzata a sua insaputa mentre assumeva atteggiamenti hot e successivamente ha fatto girare il video sui social network. L’episodio è accaduto a Fuorigrotta, quartiere di Napoli, è vede ancora una volta protagonisti dei minorenni. La vicenda è finita in tribunale, dopo la denuncia dei genitori della ragazza e il pubblico ministero ha stabilito che si tratta di un chiaro caso di “revenge porn”. Qualche settimana fa il 15enne era riuscito a registrare le immagini osé nel corso di una videochiamata con la minorenne, senza dirle nulla. Quando il rapporto si è incrinato il giovane, forse per ripicca, ha inviato il filmato ai suoi contatti, facendolo diventare virale.
A quel punto è scattata la denuncia e sono partite le indagini, con l’inevitabile sequestro del telefonino del 15enne, che è stato iscritto nel registro degli indagati. L’inchiesta delle forze dell’ordine si è allargata, per capire chi ha contribuito a diffondere sul web il video incriminato. Le parole inglesi “revenge porn” sono relative alla diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti. Un comportamento che dal 9 agosto del 2019, costituisce reato anche in Italia. Il delitto è stato introdotto al fine di contrastare la moda di diffondere foto e video hard realizzate con o senza il consenso dell’interessato, che vengono diffuse senza nessuna autorizzazione, andando a ledere la privacy, la reputazione e la dignità della vittima.
Chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5mila a 15mila euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro danno. La pena è aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa ovvero se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i fatti sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.
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