Cronaca locale

Guasto all’impianto elettrico: chiude al pubblico Castel dell’Ovo

Ad avvisare i cittadini e i turisti è il Comune che ha inserito una nota stringata sul proprio sito internet. La riapertura è a data da destinarsi

Guasto all’impianto elettrico: chiude al pubblico Castel dell’Ovo

Da sabato scorso Castel dell’Ovo a Napoli è chiuso al pubblico per un guasto all’impianto elettrico. Ad avvisare i cittadini e i turisti è il Comune che ha inserito una nota stringata sul proprio sito internet. Il breve messaggio non dà una data di riapertura, c’è scritto: “Fino a nuova disposizione”, il che fa pensare che il danno non è di poco conto. È evidente che senza energia elettrica non si può usufruire degli spazi interni del castello, né dei servizi igienici e, per questo motivo, i funzionari comunali hanno deciso di interrompere le visite all’importante monumento. Sulla vicenda, come riporta il quotidiano locale online Napoli Today, è intervenuto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

L’esponente politico ha dichiarato: “Tanti i turisti e i cittadini delusi rimasti fuori proprio nel corso di un week end che ha fatto registrare tantissimi visitatori nella nostra città. Un danno d’immagine importante che arriva all’indomani della celebrazione di Napoli come città italiana più cliccata al mondo. Abbiamo chiesto un intervento urgente dei tecnici del Comune per sistemare l'impianto elettrico restituire questo gioiello monumentale ai cittadini nel più breve tempo possibile”. Il Castel dell’Ovo è il più antico della città partenopea ed è una delle strutture architettoniche che spiccano maggiormente nel celebre panorama del Golfo.

Il castello si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope. Durante il periodo del cosiddetto "Risanamento", che cambiò il volto di Napoli dopo l'Unità d'Italia, un progetto elaborato dall'associazione degli scienziati letterati e artisti nel 1871 prevedeva l'abbattimento della struttura per far posto ad un nuovo rione. Nel dopoguerra alcune famiglie della marina militare andarono ad abitare lì, finendo poi di essere sfrattate nel 1980 per il recupero del castello e per farlo diventare un luogo di cultura per Napoli. Oggi è annesso allo storico rione di Santa Lucia ed è visitabile.

Nelle grandi sale si svolgono mostre, convegni e manifestazioni.

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