Arrabbiato per non poter passare col proprio scooter a causa di un’ambulanza che occupava la sede stradale per un intervento di soccorso, un uomo ha inveito e minacciato pesantemente un operatore che è stato costretto a rinchiudersi all’interno del mezzo. Il nuovo episodio di violenza ai danni dei sanitari del 118 si è verificato nel pomeriggio di ieri lungo la centralissima Corso Umberto a Napoli.
Come raccontato da “Nessuno tocchi Ippocrate", l’associazione che denuncia che denuncia le aggressioni subite dai medici nel corso del loro lavoro, il personale dell’ambulanza della postazione “Ascalesi” stava caricando il paziente nel mezzo posizionato temporaneamente in mezzo alla corsia stradale.
Ciò ha inevitabilmente rallentato ancor di più il già congestionato traffico di Napoli. La situazione di emergenza, però, non è stata gradita da tutti. Un motociclista, spazientito, ha suonato ripetutamente il clacson e contemporaneamente ha apostrofato con insulti il personale del 118.
Il clima in strada è ulteriormente peggiorato quando l’uomo, dopo essersi tolto il casco e aver messo lo scooter sul cavalletto, si è avvicinato in modo minaccioso all’autista-soccorritore strattonandolo e minacciandolo di morte.
Quest’ultimo è stato costretto a rinchiudersi dentro l’ambulanza mentre, dall’esterno, il centauro continuava nella sua condotta violenta.
Secondo l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate", questo è 19esimo caso di violenze contro il personale del 118 dall'inizio dell'anno.
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