Al Policlinico, Mangiagalli, San Paolo e Besta è andata bene. Hanno superato lesame dei Nas forse anche perché quello di ieri era un blitz annunciato. Il ministro della Salute Livia Turco aveva reso noto che avrebbe spedito i carabinieri negli ospedali di tuttItalia. Un annuncio che però non ha bloccato gli irriducibili del fumo. Non sono pochi i medici e gli infermieri colti in flagrante ad accendere le sigarette. Ieri i militari si sono presentati di prima mattina per ispezionare corsie, sale operatorie e sotterranei. Il lavoro maggiore i Nas lhanno svolto allospedale di via di Rudinì. Qui si sono fermati sino alle 16,30. Negli altri tre nosocomi hanno terminato le ispezioni tra mezzogiorno e luna. Indipendentemente dalla durata dei controlli, grandi problemi non ne sono stati rilevati. «Complessivamente - ha dichiarato Giovanni Maria Jacobazzi, comandante dei Nas di Milano - non sono state registrate mancanze eclatanti. Solo alcune strutture, come il Policlinico, che hanno diversi cantieri aperti, presentano alcune carenze, ma sono aspetti già conosciuti dalla direzione sanitaria».
Policlinico. Lunico problema, che è costato una multa, ha riguardato la mensa per i pazienti. Una sanzione che Ermes Maltagliati, il direttore sanitario, spiega: «Verrà inoltrata alla ditta appaltatrice». Si è concluso così il blitz in via Francesco Sforza, iniziato alle 8,30, dei sei carabinieri, capitanati da un ufficiale, accompagnati nei vari padiglioni dal direttore sanitario della Fondazione Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena. Sono stati passati al setaccio il pronto soccorso, le aree di degenza dei padiglioni Sacco, Ponti, Moneta, Beretta Est e Ovest, oltre la zona di stoccaggio rifiuti e gli spazi comuni. Un secondo gruppo di camici bianchi con le stellette, in testa un sottufficiale, accompagnato dal direttore medico di presidio Basilio Tiso, ha controllato il pronto soccorso pediatrico, la Mangiagalli, la De Marchi, il Padiglione Alfieri. Gli uomini dei Nas hanno ispezionato la gestione dei farmaci, degli stupefacenti e dei rifiuti.
Besta. Al neurologico di via Celoria lispezione si è conclusa ancora meglio di quella dellOspedale Maggiore. «E pensare - hanno fatto sapere dalla direzione - che il Besta ha quasi novantanni, li compirà lanno prossimo. Gli spazi sono limitati e la struttura antica, proprio per questo lordine e ligiene, oltre a essere importanti per la tutela della salute dei pazienti, lo sono per il lavoro di medici e infermieri».
San Paolo. Il ministro Turco non ha mandato i carabinieri solo in ospedali che dipendono dal suo ministero, ma anche in uno che fa capo alla Regione. Anche qui, non sono stati rilevati problemi. Se non un'inadeguatezza strutturale del pronto soccorso. «Concordiamo pienamente - spiega Mauro Moreno, il direttore medico di presidio -, che ci fosse bisogno di un restauro lo sapevamo bene. Tantè vero che cè già un progetto di rifacimento il cui finanziamento è stato da poco stabilito».
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