Nasce l’osservatorio su bambini e media

Accordo fra università Iulm e Telefono Azzurro. Attività didattica, ricerca e convegni

Un bambino italiano - dicono gli esperti - passa davanti alla tv dalle due alle cinque ore al giorno. E per studiare i «messaggi» che pubblicità e informazione lanciano a piccoli e adolescenti, l’università Iulm e Telefono Azzurro hanno creato un «osservatorio permanente». Ieri è stata firmata la convenzione tra il rettore dell’ateneo, Giovanni Puglisi, ed Ernesto Caffo, presidente dell’associazione. L’osservatorio, si spiega nel documento, si occuperà della costituzione di una banca dati relativa a queste tematiche. Saranno inoltre promossi progetti di ricerca, convegni e attività didattiche. «La nostra Università - racconta Puglisi - si occupa in modo specifico di comunicazione. Responsabilità e sensibilità nei confronti del pubblico rappresentano dei punti saldi e di riferimento nel nostro percorso formativo e culturale».

Telefono Azzurro da 18 anni lavora con le istituzioni e il mondo dei mezzi di comunicazione per mettere a punto modelli culturali e strumenti di controllo dei contenuti dei media. «Siamo consapevoli - conclude Caffo - della mancanza di dati scientifici aggiornati».

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