Leggi il settimanale

Il miracolo di Maria e la paura di quel "sì"

Ai soliti benpensanti non è bastata la spiegazione secondo cui Maria "realizza la sua libertà obbedendo al progetto di Dio"

Il miracolo di Maria e la paura di quel "sì"
00:00 00:00

Tra le perdibili polemiche woke del Natale 2025 ce n'è una che merita una riflessione particolare. Sabato scorso, durante l'omelia pronunciata nella cattedrale di Conversano in Puglia, il Nunzio apostolico in Ciad e Repubblica Centrafricana monsignor Giuseppe Laterza ha ricordato un concetto cardine della Natività di Gesù bambino che stanotte celebriamo: "Maria è veramente libera, libera perché sa obbedire. Maria è la donna veramente più libera del mondo, dovremmo dirlo a qualche femminista".

Ai soliti benpensanti non è bastata la spiegazione secondo cui Maria "realizza la sua libertà obbedendo al progetto di Dio". Sono parole già pronunciate da don Tonino Bello, secondo cui "Maria decide liberamente di accordare la sua volontà a quella di Dio, non è schiava di una scelta decisa da altri ma è proprio l'obbedienza che la sottrae a tutte le schiavitù", aiutando così gli uomini a realizzare ciò che aveva profetizzato Isaia (7:14, "una vergine concepirà e partorirà un figlio, e lo chiamerà Immanuel"), salvando il genere umano dalla disobbedienza di Eva.

Ma l'interpretazione delle Scritture è un esercizio troppo difficile per il pensiero fluido che viviamo oggi: la figura della Madonna fa troppa paura proprio perché - a differenza di molte donne che, legittimamente e liberamente, hanno scelto di non avere figli per seguire carriera, altri amori e libere passioni o hanno ucciso i figli che avrebbero dovuto proteggere - Maria si è fatta carico di portare in grembo una creatura che diversamente non avrebbe avuto. Eccolo, il messaggio potente che spaventa: la libertà non è rinunciare al dono di una vita inaspettata da portare in grembo né scappare dalle responsabilità di creare una famiglia feconda, "una carne sola" che per Sant'Agostino - nume tutelare di Papa Leone XIV - è un "atto di mutua donazione" ma anche il modello di società "piccola ma vera" su cui si è costruito un Occidente che oggi perde pezzi, valori e credibilità, lusingato da un consumismo compulsivo che sta distruggendo i legami e le relazioni sociali.

L'inverno demografico e l'egoismo del neo-malthusianesimo moderno che abbiamo davanti non si sconfigge con leggi, riforme o elemosine di Stato, né bastano pratiche odiose e riprovevoli come l'utero in affitto per conciliare la fame di carriera e una scintilla tardiva di maternità.

Quando il figlio è considerato un capriccio e non un dono è l'esempio di Maria a insegnarci che una donna è libera se sceglie di amare un figlio che sa già non le appartiene, in nome di un Dio sconosciuto che l'ha scelta per la missione più umana e divina al tempo stesso: il miracolo della vita.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica