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Ragazzo disabile non può partire per la gita. I compagni: "O tutti o nessuno"

I maturandi di un liceo di Frigento, in provincia di Avellino, hanno deciso di non prendere parte alla gita a Barcellona perché un loro compagno, disabile, non era stato messo nelle condizioni di partecipare. Nelle ultime settimane c'è stato uno sciopero per protestare: "O tutti o nessuno"

Ragazzo disabile non può partire per la gita. I compagni: "O tutti o nessuno"

O tutti o nessuno. Ha fatto il giro del web la storia dei giovanissimi studenti di Frigento, comune a pochi chilometri da Avellino, che hanno rinunciato alla tanto attesa gita scolastica di fine quinto anno a Barcellona. Il motivo? Un loro compagno disabile era impossibilitato a partire. Né il pullman che la scuola aveva prenotato né tanto meno la nave su cui si sarebbero imbarcati poco dopo avevano le attrezzature adeguate per garantire al giovane studente, affetto da disabilità, condizioni di sicurezza adeguate. Carlo, il 18enne affetto da una grave disabilità, avrebbe dovuto rinunciare al viaggio d’istruzione, in quanto il pullman era sprovvisto di pedana per alzare la sedia a rotelle e la nave, che sarebbe partita da Civitavecchia, non possedeva una cabina idonea. Da lì è scattata la solidarietà di tutti i suoi compagni che hanno deciso di rinunciare al viaggio pur di non lasciarlo da solo.

Sciopero dei ragazzi per Carlo

La partenza era fissata per aprile e i ragazzi non vedevano l’ora di godersi qualche giorno di meritato relax all’insegna della cultura, dopo uno stremante anno scolastico, in vista dell'esame di maturità, ma quando hanno scoperto che il loro compagno non sarebbe potuto partire hanno deciso di rinunciare al viaggio. “A Barcellona andiamo tutti o nessuno. Non accettiamo esclusioni – hanno urlato a gran voce durante uno sciopero organizzato davanti all’istituto". "Pur di non lasciarlo solo abbiamo deciso di non partire", dice uno studente. "Carlo è uno di noi”. "Appena ci è stato comunicato il vincolo siamo rimasti male e molto delusi. Poi, però, la coesione ha facilitato la nostra scelta - ha spiegato uno dei ragazzi a Il Mattino -. Per noi la solidarietà non ha bisogno di un attestato. Il nostro è un gesto silenzioso, ma fatto con il cuore” .

Il ragazzo: "Sono rimasto scosso"

Il giovane studente Carlo è rimasto ovviamente molto deluso per la non buona organizzazione del viaggio, ma non nasconde parole di miele verso i compagni. “Sono rimasto molto scosso scoprendo che nel 2023 esistano ancora certe limitazioni - ha detto il giovane -. Dopo anni di lockdown tutti aspettavamo con trepidazione questo viaggio, poi l’amarezza. Nei confronti dei miei amici provo tanta soddisfazione, li apprezzo moltissimo”.

Il preside cerca di rimediare

Il dirigente scolastico Attilio Lieto, nonostante la brutta figuraha promesso ai ragazzi che si sarebbe attivato in prima persona per riorganizzare la gita.“Sono fiero dei miei ragazzi - ha detto il preside -.

Ci metteremo subito al lavoro per riorganizzare la gita che, naturalmente, faremo tutti insieme. Non posso che fare loro un plauso, hanno incarnato la mission del nostro istituto. Ritengo che l’inclusività abbia un valore fondamentale che dobbiamo trasmettere alle future generazioni”.

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