FederlegnoArredo: export del mady in Italy stabile a 4,7 miliardi di euro

Nel primo trimestre dell'anno dati in linea con quelli del 2025. Claudio Feltrin: "Rimane l'attesa sulla decisione dei dazi, a marzo mercato Usa cresciuto del 3%. Preoccupa l'avanzata dell'import di prodotti dalla Cina. Germania e Francia ancora in negativo"

FederlegnoArredo: export del mady in Italy stabile a 4,7 miliardi di euro
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Export stabile per la della filiera legno-arredo made in Italy che ha chiuso il primo trimestre 2025 sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2024 - la riduzione è stata solo dello 0,4% - per un valore complessivo di 4,7 miliardi di euro. Con 2,5 miliardi di euro l’area Ue27 si conferma il primo mercato per il nostro export (-0,2%), mentre le esportazioni verso i Paesi extra Ue27 crescono dell’1,7% e raggiungono quota 690 milioni di euro. Il macrosistema arredamento ha registrato -1,1% con 3,4 miliardi di export, con un rallentamento più spiccato per le cucine (-8,3%) e l’ufficio (-9,8%) mentre il macrosistema legno cresce dell’1,6% per un valore pari a 1,25 miliardi di euro, per il buon andamento (+9,7%) di prodotti e finiture d'arredo per l'edilizia.

Per la filiera, alcuni segnali positivi arrivano dai mercati extra-Ue, in particolare dagli Usa che toccano +3% nel cumulato gennaio-marzo dopo che gennaio-febbraio aveva registrato -0,1%, forse nel tentativo di anticipare l’applicazione dei dazi annunciati da Trump, che proprio ieri ha firmato l'ordine esecutivo che estende la scadenza dal 9 luglio al primo agosto. Anche Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti confermano dinamicità nei primi mesi del 2025, mentre sul mercato Ue Spagna e Portogallo registrano con dati in crescita. Sul fronte delle importazioni spicca la Cina, che tocca quota +25% (marzo 2025 su marzo 2024), mentre il cumulato del trimestre arriva addirittura a un +38,2%. Scenario che emerge dai dati elaborati dal Centro Studi di FederlegnoArredo su dati Istat e che fotografano l’export del primo trimestre di un settore che, come tanti altri, è “costretto a stare alla finestra" in attesa di capire davvero che cosa succederà in tema di dazi e quale sarà la strada che Trump intende percorrere.

Claudio Feltrin-FederlegnoArredo

"Come accade ormai da quasi un anno a questa parte, per motivi diversi fra loro, ma tutti altamente complessi – commenta Claudio Feltrin presidente di FederlegnoArredo – riuscire a immaginare anche il futuro più prossimo è davvero impossibile, ma il dato evidente è che mentre siamo in balia delle dichiarazioni del presidente Usa, continua anche il trend negativo dei principali Paesi che importano i nostri prodotti. Nella Top 10 continuano a calare Francia e Germania (rispettivamente -4,2% e -2,6%), mentre Regno Unito e Spagna registrano +3,3% e +7,4%; gli Emirati Arabi Uniti registrano la migliore variazione percentuale con un +11,1% per un valore totale esportato di 108 milioni di euro”.
“Un campanello d’allarme arriva anche dal dato dell’import in Italia di prodotti cinesi, che abbiamo visto a marzo toccare il + 25%, anche se i dati Istat di aprile 2025 riportano per il mobile una flessione delle importazioni del 3,5%. Un piccolo segnale positivo? - aggiunge Feltrin -. Lo capiremo nei prossimi mesi, ma l’avanzata del gigante cinese non deve farci stare troppo tranquilli. Non a caso, per il clima di fiducia espresso a maggio dalle aziende, il saldo dei giudizi sugli ordini (differenza tra giudizi sugli ordini alti e bassi) si attesta al –24,1%, in peggioramento rispetto al –20,2% di aprile.

Da evidenziare, che il 61,7% delle imprese dichiara comunque che gli ordini sono "normali", quindi in linea con le aspettative: dato che trova conferma anche nella produzione industriale del mobile, che nel periodo gennaio-aprile 2025 ha registrato +5,4%".

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