Marcello DOrta
A sette anni, don Franchini - vice parroco della chiesa San Giovanni in Porta - mi fermò sulla soglia dellaltare e mi domandò: «Vuoi far parte dellAssociazione Cattolica?». Senza riflettere, risposi di sì, come avrei risposto di sì se mi avesse domandato di far parte di unassociazione a delinquere: infatti ignoravo il significato di entrambe le parole.
Che unAssociazione cattolica fosse tuttaltro che unassociazione a delinquere, lo avrei capito poco dopo, quando seppi che il dodicenne Carlo Buonuomo (mio vicino di casa), dopo aver frequentato lAssociazione di don Franchini era partito per il seminario, mentre il fratello Salvatore (di soli due anni più grande), dopo aver frequentato cattive compagnie, era stato arrestato per rapina in una tabaccheria.
Grazie allAssociazione cattolica di quel rione (uno dei più poveri di Napoli) molti ragazzi si «salvarono», ma appena chiuse i battenti, scippi rapine e aggressioni di baby-gang non si contarono più.
Recenti studi informano che il «mal di vivere» aumenta tra i bambini e gli adolescenti italiani (al punto che in un ospedale di Milano, il Fatebenefratelli, è nato un reparto speciale che aiuta i ragazzi a «sopravvivere alladolescenza»). Un giovane su dieci soffre di disturbi della personalità o di tipo ansioso-depressivo; molti ragazzi assumono farmaci senza alcun controllo. La depressione, linsoddisfazione e la noia sono «curate» con la droga e l'alcol. Proprio questultimo, secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanità, è la causa principale di morte nei ragazzi tra i 12 e i 29 anni (in Italia letà in cui i giovani iniziano a consumare bevande alcoliche è di 11 anni, la più bassa dEuropa).
In aumento è anche il numero dei giovani che pensano al suicidio (il 30 per cento fra quelli tra i 15 e i 19 anni) o che lo attuano (il 14 per cento dei suicidi che avvengono in Italia è commesso da giovani fra i 15 e i 24 anni). Una piaga giovanile è il satanismo, che fa sempre più adepti (e dal satanismo allomicidio il passo è breve) e le gravidanze in tenera età sono in netto aumento (gravidanze clandestine che nella buona parte dei casi si risolvono in aborto o soppressione del neonato). Giovani annoiati lanciano sassi dai cavalcavia o fanno «giochi estremi», che spesso si concludono in tragedia. E poi cè la violenza, coi suoi vari gradi: bullismo, teppismo, adesione a organizzazioni criminali.
Che quadro sconfortante.
Ma ecco che arriva una buona notizia: aumenta in Italia il numero degli oratori. Che cosè un oratorio? Secondo la definizione dello Zingarelli, l'oratorio «presso molte chiese parrocchiali» è un «luogo o complesso di ambienti destinato ad attività ricreative di giovani e ragazzi». Nella realtà è molto di più, e di più importante. È un «luogo capace di interpretare i bisogni dei ragazzi, di dare delle risposte alle domande vere della vita, accogliendo il loro immenso bisogno di libertà e di comunicazione» (Sabina Fadel), un ponte tra la strada e la chiesa, un baluardo «contro la solitudine, la noia e lindividualismo» (don Sabbadini), una possibilità offerta ai giovani di giocare, pregare, tessere relazioni, allenarsi per essere buoni cristiani e onesti cittadini. Loratorio non è una fabbrica di santi e beati (Domenico Savio, Pier Giorgio Frassati, Alberto Marvelli ed altri); né la sua finalità è di avviare al sacerdozio. Questo è un equivoco che va chiarito. Loratorio intende offrire ai giovani spazi (e la mancanza di spazi è una delle cause della deriva dei ragazzi) ma soprattutto figure educative che a volte mancano nella scuola e nella stessa famiglia.
Le cosiddette note dolenti, vengono, ancora una volta dal Sud. Su 5000 oratori sparsi sul territorio nazionale, circa 3000 sono nella sola Lombardia, il resto è in Piemonte e Veneto. Però, se guardiamo i dati sul malessere giovanile, leggiamo che lillegalità e labbandono scolastico sono (molto) più forti nel Mezzogiorno dItalia, e perciò la povertà di oratori in questa parte del Paese si risolve in un grave danno alla collettività.
Leducazione dei giovani dovrebbe essere tra gli obiettivi primari del nuovo governo. Loratorio non è Mirabilandia, esso svolge unimportante funzione sociale, e come tale va sostenuto.
Signor Prodi, dicono che lei somigli a un parroco di campagna. Faccia di più: diventi don Bosco.
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