Negozi aperti la domenica. Per venire incontro alle esigenze dei consumatori che cambiano, affrontare la crisi rilanciando leconomia e preparare la Lombardia al grande evento dellExpo 2015. A chiederlo Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, lorganizzazione che rappresenta la grande distribuzione.
Presidente Cobolli Gigli, cè proprio bisogno di aprire anche la domenica?
«Uno studio che abbiamo commissionato al Cermes Bocconi, dice che a volerlo sono il 76 per cento dei consumatori».
E perché?
«Perché il lavoro impegna tutta la settimana. E la domenica è loccasione per fare acquisti più meditati con tutta la famiglia».
Lei rappresenta i commercianti.
«Ma i commercianti vogliono dare un servizio migliore ai clienti. È interesse di tutti».
Proprio la domenica.
«La domenica si fanno grossi acquisti: mobilio, abbigliamento, elettrodomestici, elettronica, articoli sportivi. Lho detto, cè tempo per pensarci e decidere meglio con moglie e figli».
E a chi dice che la festa non si vende?
«Dico che lItalia deve diventare una nazione moderna, in grado di integrare i nuovi stili di vita con le esigenze di acquisto».
Le esigenze di acquisto inseguono gli stili di vita?
«Ci sono gli outlet aperti sette giorni su sette, su Internet si acquista sette giorni su sette e 24 ore su 24. Una concorrenza a cui va data una risposta».
Bastano meno regole e più libertà per tutti?
«Cinema, teatri, musei sono aperti. Non vedo perché non lo debbano essere anche i negozi».
Un giorno di incassi in più.
«Ormai la domenica, dopo il sabato è il secondo giorno di fatturato. In tempi di crisi, un dato importante per il rilancio».
E i lavoratori?
«Limprenditore deve avere la possibilità di decidere come gestire la propria attività commerciale e le aperture festive. Sempre nel rispetto dei diritti dei lavoratori»
E lExpo cosa centra?
«Nel 2015 la Lombardia sarà piena di visitatori e turisti italiani e stranieri. Milioni di persone. Dobbiamo essere pronti».
Pronti a che?
«A offrire le migliori possibilità. Negozi sempre aperti. Magari 24 ore su 24, negli Stati uniti è già normale».
Ma saranno in grado?
«Noi diamo la possibilità. Poi saranno le grandi catene a decidere se sfruttarla o meno».
Ci sono già delle regole.
«Con lassessore Stefano Maullu e la Regione lavoriamo bene. Ma dobbiamo essere pronti ad affrontare il 2015».
Non è presto?
«Dobbiamo essere pronti almeno un anno prima, il primo gennaio del 2014. Cè appena il tempo per organizzarci».
Nel frattempo?
«Lasciamo la possibilità di aprire alle grandi arterie commerciali. Come a Milano corso Buenos Aires e corso Vercelli».
Altro?
«La possibilità di vendere anche la domenica prodotti freschi come pane e pasticceria. Un altro servizio al cliente».
Non si rischia di soffocare i piccoli negozi?
«La concorrenza fa bene. E poi le grandi catene non apriranno tutte.
E perché Federdistribuzione parte dalla Lombardia?
«Perché la Lombardia, anche grazie allExpo, ha loccasione di trainare questa che devessere una rivoluzione per tutto il nostro Paese».