Francesco Bisozzi
Lincendio che alle prime luci di sabato ha ingoiato la vita del giovane nomade di 17 anni Sasha Traikovic e di sua moglie Ljuba Mikic incinta di due mesi ha reso rovente il problema della sicurezza nei campi nomadi. «Le indagini in corso - auspica il presidente del Codacons Carlo Rienzi - devono accertare se vi sono o meno delle responsabilità da parte del Comune. Mi domando se sono state messe in atto tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei containers». Su questo è incentrata lattenzione del pm Carlo Luberti che a ridosso della tragedia di via dei Giordani ha aperto uninchiesta per morte come conseguenza di un altro reato. Nel mirino della procura non cè solamente il bocchettone antincendio che era finito sotto la base della veranda di legno costruita per ingrandire il prefabbricato dove risiedevano i novelli sposi, ma anche e sopratutto lassenza o quasi di attrezzature per contrastare un incendio nonché la collocazione dei containers. «Mi auguro - tiene a far sapere il presidente dellOsservatorio sociale Luigi Camilloni - che vengano verificate al più presto le condizioni di sicurezza allinterno dei campi sosta rom autorizzati».
Il rogo, scaturito forse dal corto circuito di una stufetta elettrica, ha innescato inevitabilmente reazioni di sdegno. Caustico il capogruppo di An Piergiorgio Benvenuti allindomani del dramma: «Viene da chiedersi come mai nel campo di via dei Gordiani, riconosciuto ed equipaggiato dal Comune, non fosse presente un impianto antincendio funzionante». Lesponente dellopposizione ha proposto poi di convocare un tavolo interistituzionale fra il Comune, la Regione e la Provincia per affrontare la questione dei campi nomadi. «Questa tragedia può servire a spronare la ricerca di soluzioni adeguate a un problema che si trascina da tempo e che non può essere risolto attraverso slogan demagogici».
Numerosi gli elogi e gli attestati di stima elargiti a Sasha, detto «Sale» da parenti e amici, che prima di soccombere tra le fiamme insieme alla propria compagna si è reso protagonista di unazione eroica portando in salvo i genitori, le due sorelle e la nipotina. Il segretario regionale dei Popolari-Udeur Maurizio Calvi suggerisce di premiarlo con la medaglia doro al valore civile: «Un tributo di riconoscenza di tutta la città per un gesto nobile e coraggioso che vale a dissipare ogni bieco pregiudizio e ad alimentare lorgoglio di una città che sa essere capitale dellaccoglienza e della solidarietà».
Nei campi rom è allarme sicurezza
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