Nel pallone c’è la crisi? La velina bionda va in C

Giulia Ossola

Una celebre teoria di darwiniana memoria afferma che, chi meglio si adatta, sopravvive. Essa sarebbe da tenere a mente soprattutto in questi tempi di crisi globale che, ahimè, ha finito per sopraffare anche il mondo del calcio italiano. Tra giocatori in fuga, allenatori capricciosi e presidenti insoddisfatti, non siamo però ancora giunti al punto di dover rimettere ogni cosa in discussione: seppur con qualche lieve accorgimento, il binomio velina-calciatore sembra rimanere un incrollabile cliché. Meglio dunque adattarsi oggi, e non pretendere troppo, perché il rischio che si corre è sempre lo stesso, quello cioè di finire per essere tesserate nel club «Sedotte e abbandonate», anziché sfoggiare il proprio fidanzato calciatore correlato al tesserino - custodito in modo maniacale nel portafoglio - con disegnato il logo di qualche società sportiva.

Sembra aver capito bene la lezione del «chi si accontenta gode» Costanza Caracciolo, velina bionda in carica a Striscia la Notizia. Dopo aver avuto una relazione - dicono le cronache - con il calciatore nerazzurro Supermario Balotelli e un flirt con il centravanti del Cagliari Alessandro Matri, è stata avvistata a Milano Marittima e fotografata da Star+Tv in compagnia di Alessandro Fogacci. Se il nome di costui non suggerisce molto, è solo perché è sì un calciatore, ma di Lega Pro, ovvero serie C. Memore della teoria dell’adattamento, la fuga d’amore con il difensore del Pavia per la Caracciolo si trasforma dunque in relazione ufficiale.

Nel frattempo Federico Macheda, giovane scommessa del Manchester United, dichiara che non si fidanzerà mai con una showgirl. Sembra quasi che da lassù, da quell’Olimpo abitato da ingaggi stratosferici ed esorbitanti serate in discoteche alla moda, qualcuno abbia voglia di tornare a un po’ di normalità.

Eppure noi italiani, che ne sappiamo sempre una in più degli altri, come potremmo dimenticarci degli appassionanti gossip regalatici dalle storie d’amore tra Laura Freddi e Fabio Galante, Bobo Vieri e la Canalis prima e la Satta poi, Bazzani e la Merz o Bombardini e la Palmas? E pensare che in tutto ciò c’è anche chi (Matri docet) tra Natale e Pasqua è riuscito ad avere un flirt prima con la velina bionda e poi con la mora.

Insomma, sull’affaire veline-calciatori siamo conservatori o pronti ad un cambio di mentalità? Ma riflettiamo con calma, Sognando Beckham non equivale certo a sognare Fogacci.