Cristina Niro
da Pietracatella (Campobasso)
Venticinque chilometri da Campobasso, poco più di 1.600 abitanti e solo due scuole: elementari e medie. Per il liceo, da Pietracatella bisogna arrivare al capoluogo. Così ha fatto 18 anni fa anche la «prof a luci rosse» coinvolta nello scandalo di Nova Milanese, e così hanno fatto le sue amiche di gioventù. Che ieri alla notizia hanno sussultato.
«Non è possibile», dice Giovanna, 34 anni, docente di lettere che conosce la supplente nellocchio del ciclone. «Non bene», precisa, ma aabbastanza da poter dire che «non avrei mai neanche immaginato sul suo conto una cosa simile». «Che vergogna» dice una donna, sui 60 anni, che chiacchiera sottovoce con unamica agitando tra le mani un quotidiano. Scandalizzate alcune mamme. Una, Maria, 37 anni, dice: «Conosco la famiglia, bravissime persone. Non voglio credere né ascoltare altro su questa faccenda. Non è possibile».
In municipio si ostentano porte chiuse al pettegolezzo. Il sindaco non ne parla, stessa cosa fa lex primo cittadino. Ma la «supplente» la conoscono entrambi e sono palesemente allibiti. Poi c'è la fantasia, e i sorrisini dei più giovani che in paese hanno già battezzato la prorompente insegnante di matematica «Malena». «Certamente non bella come la Bellucci del film di Tornatore - dicono alcuni adolescenti - ma provocante sì». E sono i commenti dei più giovani che colorano il caso. Enzo si abbandona per un attimo alle sue più forti fantasie e dice: «Magari fosse successo a me». Trasforma limmoralità della vicenda in una «occasione persa per me».
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