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Nemmeno i cavernicoli si salvano dalla crisi dei mutui

Una coppia americana, Curt e Deborah, cinque anni fa decide di trasferirsi con i figli in una grotta. Ma il disastro finanziario colpisce anche loro. La casa finisce in vendita su Ebay. Ma i due sperano ancora che qualche banca voglia rifinanziare il loro prestito entro tre mesi.

Negli Stati Uniti nemmeno chi vive nelle caverne può salvarsi dalla crisi dei mutui. Ne sanno qualcosa Curt e Deborah Sleeper, che dal 2003 vivono a Festus, nel Missouri, insieme ai loro tre bambini (l'ultimo è nato appena ieri). La famiglia nel 2003 si imbatte su Ebay nell'annuncio per la vendita di una caverna, un'ex miniera che negli anni '60 era stata trasformata in night e che aveva visto esibirsi, tra gli altri, Ike e Tina Turner. Gli Sleeper visitano il posto, nascosto in un piccolo canyon, se ne innamorano istantaneamente e decidono di comprarlo. Vendono la loro casa per coprire metà delle spese di acquisto, buttano giù un progetto per rendere abitabile il posto e, per 4 anni, si mettono al lavoro, indebitandosi, per costruire la loro casa-cavernicola, abitando nel frattempo in tenda. L'anno scorso finalmente la famiglia ha un tetto, anzi, una volta sotto la quale dormire. Una struttura incredibile in vetro e legno che chiude la «bocca» dell'antro, diviso in tre sezioni, per oltre 1.500 metri quadrati di spazio abitabile. Nella prima parte c'è la «casa» già pronta, con tre stanze da letto e due bagni. La seconda, in gran parte ancora da attrezzare, è un salone quadrato di 24 metri per lato, che ospita la «stanza lavanderia», un bagno e un deposito. Nella terza sezione, invece, c'è ancora il palco originale del vecchio night «Caveland». A «battezzare» l'atipico appartamento provvede il placet del comune di Festus all'abitabilità, che arriva a maggio scorso. Ma insieme al taglio del nastro arriva la crisi economica, e l'esposizione finanziaria della famiglia Sleeper diventa insostenibile. Le banche chiudono i rubinetti, e rifiutano di rifinanziare il maxirimborso che gli Sleeper devono pagare entro il primo maggio. Di fronte al disastro Curt e Deborah, fatti due conti, decidono di non perdersi d'animo, e rimettono in vendità la proprietà lì dove tutto era cominciato, su Ebay. L'annuncio, ricco di foto e dettagli sui motivi che costringono a mettere la casa dei sogni all'asta, fissa il prezzo di partenza in 300mila dollari, meno di 200 verdoni a metro quadro. «Non vorremmo mai dovercene andare - ha dichiarato Curt a un quotidiano del Missouri - ma dobbiamo proteggere il nostro patrimonio. Abbiamo investito in questo progetto tutto quello che avevamo». Tra l'altro, anche l'eredità di Deborah, che proprio negli ultimi cinque anni ha perduto entrambi i genitori, e ha speso nella casa-caverna quasi tutto quello che le hanno lasciato. Così la speranza, spiegano Curt e Deborah, è che la casa aumenti di valore grazie alla pubblicità, per poter rientrare delle spese sostenute. Ma l'esposizione mediatica, è l'auspicio della coppia, potrebbe magari aiutarli a trovare qualche banca disposta a concedere loro credito per rifinanziare il prestito prima della scadenza di maggio, in modo da tenere duro nel tempo della crisi e preservare il loro sogno da una svendita.

Anche perché, a poche ore dalla scadenza dell'asta, Curt, Deborah e i loro tre bambini sono ancora a secco di offerte.

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