Daniele Petraroli
Ancora nessuno spiraglio concreto sulla vicenda Angelo Mai. Al momento in cui scriviamo è ancora in corso lincontro iniziato ieri sera tra il vicecapo di Gabinetto Luca Odevaine, lassessore al Patrimonio Claudio Minelli da una parte e i ragazzi del «laboratorio culturale» dallaltra. Già dalla mattinata, comunque, tirava una brutta aria. Da quando Pina Vitale della onlus Probasis, che occupa ledificio, dettava alle agenzie il «de profundis», smentito dai fatti comunque nel pomeriggio, del dialogo con il Campidoglio: «Non andremo allincontro con il Comune. Questa mattina ci ha telefonato Luca Odevaine a cui abbiamo risposto che per oggi abbiamo molto da fare. Non ci è piaciuta affatto la serie di dichiarazioni fatte in questi giorni dal sindaco e dal Comune su presunte soluzioni condivise».
Ufficialmente tra i due contendenti non cerano rapporti da settimane. E precisamente da quando Odevaine si era presentato alla conferenza stampa convocata il 6 luglio allinterno dellex convitto occupato. In realtà il dialogo tra le parti non si è mai interrotto. Anche perché la questione ha spaccato non poco la sinistra. Non solo quella politica ma anche quella (pseudo) intellettuale. Da una parte i Ds, in special modo quelli del I municipio, a ergersi a paladini della legalità e a chiedere lo sgombero in tempi brevi per sistemare nella struttura la scuola media «Viscontino» spalleggiati da pezzi da novanta della cultura radical-chic come Furio Colombo, Valentino Parlato e Miriam Mafai. Dallaltra Rifondazione, sempre e comunque con gli occupanti che potevano contare anche su artisti e volti dello spettacolo come Vinicio Capossela, Ascanio Celestini e Pierluigi Diaco.Proprio per questo motivo poi nel corso del pomeriggio Odevaine ha insistito per incontrare i ragazzi dellAngelo Mai ottenendo un incontro per le venti al termine della manifestazione sul diritto alla casa in Campidoglio alla quale hanno partecipato anche i ragazzi del «laboratorio culturale». Ma cosa è successo quindi in questi giorni? Lultimatum del plenipotenziario di Veltroni è scaduto sabato. E proprio quel giorno sono iniziate le proposte del Comune. Pare che tra le offerte si sia fatta strada lipotesi dello stabile ex «Balloon» del Circo Massimo o di un altro palazzo vicino porta San Sebastiano. Ma che, per lennesima volta, la risposta degli occupanti sia stata negativa. I diktat dei ragazzi dellAngelo Mai continueranno nei prossimi giorni. «Vogliamo un posto in pieno centro storico e che sia immediatamente fruibile», aveva detto, infatti, Pina Vitale domenica. Si riparte da qui. Gli occupanti dettano condizioni, il Campidoglio insegue cercando di non arrivare a uno sgombero che spaccherebbe in maniera definitiva la coalizione di centrosinistra.
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