New York, il peggio è passato: ha smesso di piovere sulla città

Oggi l'uragano è arrivato sulla Grande Mela: due milioni di persone in fuga, quasi un milione di persone senza energia elettrica. L'uragano è stato declassato a tempesta tropicale. Il segretario alla Sicurezza Usa: "Il peggio è passato, ma non abbassiamo la guardia". Guarda la DIRETTA VIDEO Photogallery:  guarda le immagini. Video: L'uragano visto dalla stazione spaziale. Segui l'evoluzione di Irene sul sito del governo americano. Come mettersi in salvo, le indicazioni degli esperti: sito

New York, il peggio è passato: 
ha smesso di piovere sulla città

New York - Il peggio è passato. Le mille luci di New York sono state spente e poi subito riaccese, l'uragano Irene sopra New York è diventato una tempesta tropicale e così è stato evitato il peggio. La pioggia è cessata, la città è ripartita e la gente è tornata in strada a popolare nuovamente la "capitale del mondo".

Pericolo scampato "E' lecito dire che il peggio è passato", ha potuto tirare il fiato il segretario alla Sicurezza Janet Napolitano dando questa comunicazione al Paese. "Stiamo costantemente aggiornando il presidente Barack Obama, che ha chiesto che si vada avanti con gli sforzi", ha detto Napolitano, sottolineando che "il messaggio che deve passare è che non siamo ancora fuori dai guai". Il segretario ha ribadito l’invito a restare in casa e a non sottovalutare la forza dei venti, anche se la pioggia si è calmata. "Continuate a seguire le indicazioni delle autorità", ha detto, precisando che resta ancora da risolvere il problema dell’interruzione della rete elettrica. "Cercheremo di ripristinare la corrente appena possibile", ha detto. 

Le vittime di Irene Le vittime della tempesta sono già undici e l’uragano Irene ha toccato soltanto ieri la terraferma lungo la costa orientale degli Usa e oggi è arrivato su New York. La perturbazione sta lentamente perdendo la sua forza ed è stata prima declassata a categoria 1 e oggi a tempesta tropicale, ma continua a fare paura. Il messaggio di Obama e di Bloomberg, il primo cittadino della Grande Mela, è stato chiarissimo: non sottovalutate Irene e state chiusi in casa. A chi non è fuggito dalla città non è rimasto che restarci, tra cali della tensione elettrice, aeroporti, treni e metropolitane bloccate. Nemmeno dopo la tragedia dell'11 settembre i treni sotterranei della città erano stati bloccati totalmente.

Undici vittime L'uragano Irene ha già fatto almeno undici vittime, tra cui un bambino e sono quasi due milioni gli americani che sono rimasti senza corrente elettrica, tra gli abitanti della North Carolina e la Virginia, i due stati dove Irene ha già fatto i maggiori danni in questo week end drammatico per la East Coast degli Stati Uniti.

"Ci aspettano 72 ore molto lunghe" Barack Obama in visita ai funzionari della Protezione Civile americana in prima linea nel coordinamento dei soccorsi per limitare i danni provocati dall’uragano ha detto: "Ci aspettano 72 ore molto lunghe". Il presidente, rientrato a Washington ieri sera tardi assieme alla first family, già stamane, di prima mattina, ha avuto una conference call sugli ultimi sviluppi dell’emergenza dal segretario alla sicurezza nazionale, Janet Napolitano. Quindi, sempre assieme a Napolitano, ha visitato per un’ora il quartier generale della Fema, la Protezione civile americana. Qui, dopo aver lodato il lavoro dei suoi funzionari, ha avuto una video-conferenza con i responsabili delle altre agenzie federali impegnate nei soccorsi.

New York evacuata Nella Grande Mela sono circa 375mila le persone coinvolte nel piano di evacuazione e 900 i militari della Guardia Nazionale schierati. La città si trova così ad affrontare la seconda grave emergenza in pochi giorni, dopo il terremoto di magnitudo 5.8 di meno di una settimana fa. Diverse stazioni di servizio a Staten Island hanno terminato la benzina, prese d’assalto da coloro che si sono preparati a lasciare le proprie abitazioni: nella notte lunghe code si sono accumulate davanti a diversi benzinai.

L'allarme di Bloomberg "L'estremità dell'uragano è già su di noi": lo ha detto il sindaco di New York, Michael Bloomberg, parlando in diretta Tv. Il tempo di evacuare è scaduto: ora state al riparo, state a casa. È l'appello accorato del sindaco di New York Michael Bloomberg all'arrivo dell'uragano Irene sulla Grande Mela. Le condizioni si sono deteriorate nelle ultime ore, con l'allarme tornado: "preparatevi a possibili blackout", usate le torce "e se usate le candele fate attenzione". Ma Bloomberg incita anche: "New York è la più grande città al mondo, supereremo l'uragano". La ConEdison, la società che gestisce l'elettricità, deciderà nelle prossime ore possibili interruzioni e alcuni palazzi a Lower Manhattan, aree di evacuazione, sono già stati avvertiti che fra qualche ora "l'elettricità - spiega un responsabile di uno dei palazzi evacuati alla Cnn - sarà staccata". Sono già un milione gli americani rimasti senza corrente elettrica in North Carolina e in Virginia. "State lontani dalle finestre" e chi abita ai piani alti eviti l'ascensore, aggiunge Bloomberg.

Disagi nei trasporti In tutte le principali località sulla costa i trasporti pubblici saranno interrotti nelle prossime ore, compresa New York dove i cittadini che useranno gli autobus finché il servizio sarà in funzione non dovranno pagare il biglietto per la durata dell’emergenza. Nella Grande Mela i celebri ponti che collegano Manhattan con gli altri quartieri potrebbero essere chiusi nel caso il vento superi i 100 chilometri orari. Molte scuole inoltre hanno rinviato la data di rientro dalla vacanze. Solo tra Virginia e Carolina del Nord sono oltre 500 i militari schierati. Almeno 38 navi militari sono state fatte allontanare dalla costa per evitare ulteriori danni, il cui bilancio potrebbe essere altissimo almeno in termini economici.

Chiusi gli aeroporti Le autorità di New York hanno deciso la chiusura degli aeroporti di JFK e Newark per oggi e domani. L’aeroporto di Boston sarà chiuso domani. Alitalia ha pertanto cancellato i voli da e per New York di oggi e di domani e i voli da e per Boston di domani. Sono prevedibili ripercussioni anche per i passeggeri prenotati sui voli dei giorni successivi a domenica 28 agosto.

Alitalia invita i propri passeggeri dei voli da e per New York e Boston a consultare lo stato del proprio volo sul sito internet, oppure a chiamare il numero verde 800.65.00.55, o al numero 06.65640. Per chi è negli Stati Uniti i numeri da chiamare sono 1.800.23.35.750 e +39.06.65649.

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