MadridAveva detto che per lui sarebbe stato come vincere la quarta medaglia di campione del mondo di pugilato. E adesso, quella medaglia, se l'è messa al collo. Alexis Arguello, El flaco explosivo, come lo chiamavano quando combatteva sul ring, ha vinto le elezioni municipali diventando sindaco di Managua ed il simbolo di una vittoria sandinista davvero strappata con i pugni e con la forza agli avversari, secondo quanto afferma l'opposizione liberale, che vorrebbe dichiarare nullo il voto.
Con i suoi 56 anni, il «magro esplosivo» ha conquistato la roccaforte della capitale del Nicaragua, un obiettivo fondamentale per il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale del presidente Daniel Ortega. Arguello non era certo nuovo ad imprese impossibili, come quella che lo portò a conquistare il suo secondo titolo mondiale, nei pesi piuma junior, nel 1978, in un incontro passato alla storia come La sanguinosa battaglia di Bayamón. Secondo molti esperti di pugilato quell'incontro svoltosi a Portorico è stato uno dei più violenti e duri della storia, chiusosi con un knock out arrivato alla tredicesima ripresa. Arguello scalzò così dal podio il temutissimo Alfredo Escalera. Ma il flaco, corpo da ex pugile e tanta esperienza di vita alle spalle, ha convinto più della metà dei managuensi che sarà un buon sindaco. Più di 223mila sono stati i voti ottenuti dall'ex pugile che correva con i sandinisti, contro i 202mila ottenuti dallo sfidante liberale Eduardo Montealegre, banchiere di professione, secondo i dati pubblicati dalla Corte Suprema Elettorale, controllata però dai sandinisti.
Proprio Montalegre ha detto pubblicamente che non riconosce la vittoria di Arguello perché «fraudolenta» ed ha chiesto un nuovo conteggio scheda per scheda a Managua e in tutti quei municipi dove secondo l'opposizione le elezioni non sono state trasparenti. Per gli oppositori del Partito liberale costituzionalista infatti i sandinisti non avrebbero vinto, ma addirittura perderebbero con il 46,6% dei consensi, contro il 48,5% raccolto dai liberali.
Secondo il conteggio ufficiale, invece, i sandinisti hanno vinto in 105 municipi, sui 146 in ballo, occupando 18 nuovi comuni, mentre i liberali sono scesi da 58 a 37 municipi e la conservatrice Alleanza liberale nicaraguense ha vinto in quattro. Il presidente sandinista Daniel Ortega ha annunciato ieri che approverà per decreto la validità ed i risultati dello scorso 9 novembre, per evitare che l'opposizione riesca a dichiararli nulli come ha annunciato che proverà a fare in Parlamento, dove ha la maggioranza semplice.
Da due settimane l'opposizione denuncia brogli e soprusi dei sandinisti, ma alla fine, ieri, a festeggiare la vittoria in una zona finanziaria nel sud della capitale, si sono ritrovati i seguaci di Ortega.
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