Dai semi cattivi nascono grandi canzoni. La prova? Il nuovo album di Nick Cave and the Bad Seeds (i semi cattivi, appunto), intitolato Dig, Lazarus, dig!!! Un disco ispirato, aspro e intenso, che l'artista di origini australiane presenterà domani sera in concerto al Tendastrisce. Nick Cave è alla continua ricerca di nuovi modi di esprimersi e, negli ultimi due anni, la sua evoluzione ha preso un ritmo vertiginoso. Dopo il sorprendente progetto a nome Grinderman in compagnia di tre Bad Seeds, espressione di puro rocknroll che ha fornito il pretesto per «correre giù in cantina a far baccano», ora la band torna ai piani alti della complessità intellettuale. Dig, Lazarus, dig!!! è descritto da Cave come «unemorragia di parole e idee. Grinderman era volutamente limitato nel linguaggio e i concetti lì espressi erano molto semplici, mentre con il nuovo disco ci siamo permessi di essere molto più eloquenti».
Un album che attraversa i passaggi cruciali della civiltà occidentale, da Omero a Freud, dalla Bibbia al Beat, inserendo qua e là un proprio cast di personaggi mitologici. Così Little Janie e il sinistro Mr. Sandman si avvinghiano in una lugubre danza in Todays lesson, breve trattato sulla politica del sesso concentrato nello spazio di una favola rocknroll; gli spiriti irrequieti di Albert goes west si dedicano a ogni genere di eccessi attraverso episodi psicotici e sbronze in locali di terzordine; intanto il povero Lazzaro si trova solo e sperduto nella title track, un denso concentrato di miracoli dal Nuovo Testamento, spiritualismo vittoriano e decadenza newyorkese. Poi cè la lunga disquisizione pirotecnica di We call upon the author (to explain), che in modo sottile e autoironico pone il cantautore Cave sul banco degli imputati. Dig, Lazarus, dig!!! nasce dalla rivisitazione di una vecchia idea, quella di realizzare un disco prevalentemente acustico, come abbozzato nel lavoro del 92 Henrys dream. «In quel caso - spiega Nick Cave - intendevo fare un disco acustico estremamente grezzo, dove tutti ci danno dentro, con poca elettronica. Invece per una ragione o per laltra ne è venuto fuori un disco rock. Questa volta volevo tornare a quellidea originale, ma in effetti anche il sound di questo disco è risultato elettronico».
La band ora affronterà un lungo tour per promuovere il nuovo disco, ma Cave non ha nessuna intenzione di mettere in pausa la sua vena creativa. «Voglio scrivere molte altre canzoni - dice il cantautore - queste sono soltanto una parte. Scrivere è un'attività che mi rende felice». E in molti saranno contenti della serenità di Cave.
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