Nidi, in bilancio la Provincia non mette un euro

La promessa era stata fatta all’indomani dello «spot» di Prodi che aveva garantito alle famiglie asili dove ce ne fosse bisogno

Gianandrea Zagato

La Provincia di Milano non mette un euro in bilancio per la costruzione di nuovi asili nido. La maggioranza di centrosinistra ha bocciato l’emendamento presentato da Forza Italia, «dieci milioni di euro per garantire l’intervento promesso da Filippo Penati col ricavato della vendita di due residenze estive in Liguria possedute e inutilizzate da via Vivaio».
Rimedio alla «dimenticanza» dell’amministrazione guidata dal diessino, che dopo aver sbandierato alla stampa un impegno finanziario di peso - qualcosa come sessanta milioni di euro spalmati su quattro anni - non ha inserito neanche un cent per mantenere fede alla promessa. Testimonianza che a Palazzo Isimbardi non seguono i fatti alle parole. Ma anche prova, nota Bruno Simini, che «quanto annunciato dal presidente della Provincia e dal suo vice, Alberto Mattioli, su una materia dove Palazzo Isimbardi non ha alcuna competenza, era solo un annuncio clamoroso nei toni e assolutamente vuoto nella sostanza». Spottino elettorale, ricorda l’assessore comunale all’Infanzia, fatto all’indomani della promessa prodiana alle famiglie italiane di edificare asili nido come se piovesse. Ma, continua Simini, «l’atteggiamento di Penati e dei suoi boys è grave anche perché il passaggio in aula di ieri era l’ultima occasione per poter fare quello che avevano annunciato con grande scalpore e senza averne né idee né mezzi né tantomeno risorse». Come dire: «Annunciare grandi somme per gli asili nido sapendo che non c’è un euro a disposizione significa prendere in giro la gente, i cittadini hanno così un’idea più chiara su chi lavora e su chi fa gli annunci» chiosa l’assessore Simini, presente ieri nell’aula consiliare di via Vivaio mentre il centrosinistra respingeva l’emendamento pro-nidi firmato da Bruno Dapei e Pietro Accame.
«Dieci milioni di euro per finanziare la prima tranche delle opere attese dalle giunte di centrosinistra del Milanese, dove si registra una carenza notevole di queste strutture per l’infanzia» fa sapere il capogruppo provinciale di Forza Italia: «Soluzione di mutuo soccorso, diciamo, per rendere comunque operativo il dispositivo messo in piedi da Penati e che, sorpresa, lo stesso Penati rifiuta sostenendo che sui nidi interverranno più avanti» osserva Accame. E mentre Forza Italia denuncia «lo stile e la corenza di una giunta abituata a far annunci a vanvera in chiave elettorale», i sindacati di Palazzo Isimbardi si preparano a chiedere un impegno per la costituzione di un nido interno per i dipendenti di via Vivaio. «Speriamo che, stavolta, Penati sappia dare una risposta concreta» dice Dapei.


Una «risposta» che s’aggiunge a quella già attesa dai 189 Comuni della Provincia «cui fa capo la rete dei servizi pubblici rivolti all’infanzia e che spesso sono lasciati soli nell’affrontare questo impegno». Virgolettato di Penati all’indomani dell’annuncio del 22 febbraio di impegnare sessanta milioni di euro per gli asili che, dopo il no della sua maggioranza all’emendamento pro-nidi, suona come una beffa.

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