Giulio Tremonti sceglie il palcoscenico europeo per dire agli italiani che «la novità della Finanziaria 2010 è che non ci saranno novità: neanche questa volta, con noi, ci sarà la stangata». Il governo andrà avanti sulla strada tracciata con la Finanziaria triennale, «con il consenso dellEuropa e soprattutto con il consenso degli elettori».
Il ministro dellEconomia è reduce dal Consiglio Ecofin di Lussemburgo dove si è discusso, senza successo a causa delle riserve britanniche, della supervisione sui mercati finanziari europei. Sul progetto presentato dalla Commissione europea i ministri finanziari non hanno raggiunto lunanimità, anche se su alcune parti del testo la maggioranza, spiega Tremonti, «è stata schiacciante, e su questo argomento non è richiesta lunanimità: è difficile che un solo Paese possa bloccare tutto». Il punto più controverso resta la supervisione diretta delle autorità europee su agenzie di rating e camera di compensazione. La palla, a questo punto, passa ai Capi di Stato e di governo. Palazzo Chigi ha scritto una lettera alla Svizzera il 22 maggio per chiedere chiarimenti su «società schermo» di soggetti italiani, collegate a paradisi fiscali. Gli accordi bilaterali attuali, dice Tremonti, «non vanno bene».
Lunedì sera, nella riunione dellEurogruppo, i ministri delle Finanze della zona euro hanno parlato di conti pubblici. La proposta francese di allentare le maglie del Patto di stabilità a causa della crisi economica e finanziaria si è scontrata con il nein tedesco. Dunque, come spiega il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, quasi tutti i Paesi dellarea euro saranno sottoposti a una procedura di infrazione per il deficit eccessivo del 2009. Solo Cipro, Finlandia e Malta questanno manterranno il deficit sotto il limite del 3 per cento.
«Il Patto europeo di stabilità e crescita ha ancora un senso», dichiara Tremonti, e la situazione italiana è migliore di quella che si registra in molti altri Paesi. «Con i vincoli posti dal debito pubblico - osserva il ministro dellEconomia - lItalia ha fatto il meglio che poteva. DallOcse al Fmi, alla Commissione Ue, tutti dicono che lItalia ha fatto la politica più appropriata per gestire la crisi. Questo conta - aggiunge - ma conta soprattutto il giudizio degli italiani. Siamo lunica coalizione di governo che esce rafforzata dalle europee». Per Tremonti è stata fatta la «finanziaria giusta, non abbiamo gli assalti alla diligenza, facciamo il possibile per non lasciare indietro nessuno, e andiamo avanti così». Dunque, non ci sono da attendere novità particolari per la prossima legge finanziaria. «La novità, di solito, era una stangata. Ma anche questa volta - dice Tremonti - con noi non ci sarà una stangata».
Il ministro dellEconomia è arrivato allEcofin a bordo di una Fiat 500, suscitando la curiosità di giornalisti e funzionari europei. «La prossima volta - ha commentato scherzoso - vorrei tornare con una Opel». Il ministro è al corrente della situazione su Fiat-Chrysler dopo lintervento della Corte suprema degli Stati Uniti, «ma non ho idea - ha commentato - di quelli che potranno essere gli sviluppi».
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