Nomadi, arriva il permesso umanitario

IDENTIFICAZIONE La valutazione dei requisiti sarà effettuata da una commissione governativa che sarà appositamente creata

Sono cominciate ieri mattina dal campo di via di Salone le operazioni di registrazione, fotosegnalamento e istruttorie per tutti i cittadini dell’ex Jugoslavia che vivono nei campi rom della Capitale. All’opera un gruppo di lavoro predisposto dal prefetto Giuseppe Pecoraro d’intesa con il questore Giuseppe Caruso.
«I primi diciotto capifamiglia - dichiara Najo Adzovic, rappresentante del campo Casilino 900 - si sono sottoposti oggi volontariamente all’operazione che si è svolta nell’ufficio immigrazione della questura». Solamente i nomadi che risulteranno avere i requisiti necessari avranno una sorta di permesso per motivi umanitari che consentirà di restare in Italia a chi oggi è privo dei documenti di soggiorno e a cui non può essere riconosciuto lo status di rifugiato politico.
La questione è davvero delicata. per questo la valutazione dei requisiti sarà effettuata da una commissione governativa. A rendere necessaria l’introduzione del permesso per motivi umanitari è stato il varo del pacchetto sicurezza del Governo. «Il documento umanitario non sarà concesso a chi ha precedenti penali», continua Adzovic. Per coloro i quali non risulteranno averne diritto si apriranno le porte del Cie di Ponte Galeria e quindi l’espulsione dal territorio nazionale. «Il documento umanitario - spiega Adzovic - consentirà a quelle persone che mostrano volontà di integrazione, di lavorare e mandare i figli a scuola, di regolarizzare la loro posizione e di non avere più problemi. Basta pensare che molti di questi sono in Italia da oltre trent’anni».
Accanto al permesso per motivi umanitari, che avrà praticamente funzione di documento di identità, resterà comunque il Dast (Documento di autorizzazione allo stanziamento temporaneo) presentato dal Campidoglio nello scorso mese di marzo, che servirà per attestare la residenza di una persona in un determinato campo nomadi.


Intanto, anche l’avvio di questa nuova procedura, insieme alle difficoltà di tipo logistico, ha determinato lo slittamento del trasferimento dei primi campi nomadi. E, a proposito di rom, ieri il sindaco Gianni Alemanno ha ufficialmente annunciato, nel corso di una intervista all’emittente Rete Oro, che a gennaio 2010 chiuderà il campo nomadi Casilino 900.

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