"Non mi fido dei medici" Salva la figlia con Google

Internet salva la vita a una bimba inglese. "Non ha nulla", le aveva diagnosticato il dottore di famiglia. La mamma va sul web e inserendo i sintomi della piccola nel motore di ricerca scopre che ha tumore maligno

"Non mi fido dei medici" 
Salva la figlia con Google

Londra - Quando la piccola Bella si era ammalata il medico di famiglia aveva liquidato il problema dicendo che probabilmente si sentiva agitata per l'arrivo a casa di una seconda sorella. Fortunatamente la mamma non si è accontentata di una diagnosi così sbrigativa ed ha deciso di fare tutto da sola. È così che Carly Hornbuckle, una giovane signora inglese, è riuscita a diagnosticare la forma di tumore di cui soffriva la sua bimba di quattro anni. Il suo intuito materno le aveva impedito di prendere sottogamba la malattia della bambina, qualcosa dentro di lei le diceva che la febbre e gli altri disturbi non potevano essere dovuti semplicemente ad un virus e alla gelosia per la nascita della sorellina.

Come ha raccontato al quotidiano Daily Mail, Carly aveva quindi cercato di trovare su Internet qualcosa che l'aiutasse a comprendere che cosa accadeva a sua figlia. Aveva immesso nel motore di ricerca Google l'indicazione di tutti i sintomi del malessere di Bella come la perdita di peso e il vomito appena sveglia. Con sconcerto aveva appreso che i disturbi facevano intuire un tumore al cervello. La signora era quindi ritornata dal medico che aveva già visitato Bella portando con sé i risultati della ricerca, ma il dottore era tornato a ripetere che non si trattava di nulla di grave. «Mi disse che alcuni sintomi non corrispondevano - ha raccontato al giornale - e che la bambina sarebbe stata molto peggio di così se avesse veramente avuto un cancro al cervello».

I genitori però non si erano dati per vinti e si erano rivolti ad un altro medico che si è convinto ad eseguire esami più approfonditi sulla bambina. La tragica diagnosi era stata immediatamente confermata dalla prima radiografia: la piccola aveva un tumore al cervello grande come una palla da golf. Si trattava di un medulloblastoma, un tumore infantile che colpisce circa 80 bambini ogni anno. Se non viene curato immediatamente cresce molto rapidamente e si diffonde sia al cervello che nel midollo spinale. Le conseguenze sono ovviamente mortali.

Fortunatamente il chirurgo è riuscito a rimuoverlo completamente grazie ad un’operazione durata otto ore al Queen Medical Centre di Nottingham. Adesso la bimba dovrà sottoporsi a dei cicli di chemioterapia fino alla fine dell'anno per assicurarsi che il cancro sia definitivamente sconfitto. Per Bella e la sua famiglia è un'esperienza terribile, ma grazie al coraggio di Carly la bambina è salva. La signora si era accorta che la piccola non stava bene già l'anno scorso quando, durante una vacanza in Francia, Bella aveva iniziato a vomitare al mattino presto. «Quando il medico mi ha detto che si trattava di un problema psicologico legato all'arrivo della sorellina non mi ha convinto - ha spiegato Carly - sapevo che c'era qualcosa di più dietro la malattia di Bella e ho cominciato ad informarmi su Internet. Prima di arrivare alla diagnosi abbiamo pensato anche ad una semplice intolleranza a qualche tipo di cibo: sarebbe stata una spiegazione plausibile, ma gli esami non avevano rivelato problemi del genere».

Soltanto la testardaggine della signora Hornbuckled aveva convinto i medici a prendere sul serio l'ipotesi di un tumore. Il suo istinto materno ha salvato la vita alla figlia. Adesso la piccola Bella sta decisamente meglio anche se le terapie antitumorali a cui è stata sottoposta hanno purtroppo causato dei danni. Come ha spiegato la sua stessa mamma, la bimba potrebbe avere dei problemi di crescita, difficoltà di apprendimento, danni renali e perdita dell'udito.

Di fronte a quello che sarebbe potuto accadere se i suoi genitori si fossero accontentati della prima diagnosi, sono comunque piccole cose. Adesso probabilmente non potrebbero più vederla sorridere o stringerla tra le braccia.

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