Non è Natale se non esplode la polemica sul cinepanettone

Da De Sica a Boldi passando per Aldo, Giovanni e Giacomo, è cominciata la gara al botteghino tra film «leggeri» che fanno incassi d’oro. E, immancabile, si scatena la guerra d’opinioni tra gli estimatori e i detrattori del genere

Non è Natale se non esplode 
la polemica sul cinepanettone

Riecco il cinepanettone, il film disimpegnato per eccellenza, pieno di battute - a volte scurrili - di gag e di belle ragazze. Al botteghino fanno sfracelli ma il pubblico snob non li considera neppure. È una vecchia querelle; il cinema leggero (a dir poco) paga, e le pellicole d’autore? Qui sotto, lo scontro semiserio tra Massimo Bertarelli, strenuo difensore dei cinepanettoni, e Maurizio Caverzan che ne contesta i contenuti. I lettori possono schierarsi da una parte o dall’altra, divertirsi o arrabbiarsi leggendo questi interventi, intanto il cinepanettone continua a svettare in testa al boxoffice.

Pro / Il giusto antidoto alle mattonate di Massimo Bertarelli

Contro / Ma che tristezza l'allegria forzata di Maurizio Caverzan

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