«Non possiamo allearci con chi ci tratta a pesci in faccia»

«Non possiamo allearci con chi ci tratta a pesci in faccia»

Caro Massimiliano Lussana, quando ho letto l'intervista all'on. Nan, sulle pagine de Il Giornale, ho strabuzzato gli occhi, ...ma leggendo il Suo commento, «La riduzione del danno», ho capito che anche Lei avrà lievemente sussultato, passando conseguentemente la palla al popolo del centrodestra.
Lei ora vuole che questo popolo si pronunci.
Pericu e Burlando sono campioni di facciatostismo. Hanno ricevuto gran beneficio dal governo e dalla regione di centrodestra e hanno utilizzato tutto il loro tempo «sputando nel piatto» dove mangiano e mietono consensi elettorali.
…(Batto sulla tastiera del computer con tanta forza, che spero Le arrivi anche il rumore.)
Ci siamo chiesti se aveva senso la prodigalità di Berlusconi. Ci siamo chiesti se aveva senso che Biasotti prendesse scarponi in testa in quella Cornigliano che sbraita contro fumi e moschee, ma vota in massa Burlando. Ci siamo chiesti se aveva senso che Berlusconi premiasse una delle città più rosse d' Italia, ripagato da gran pernacchie elettorali.
Ci siamo chiesti, insomma, se avesse senso politico. Risposta pervenuta. Dalle urne.
Larghe intese, senza sinistra radicale (e vorrei vedere…). Significa prendere a braccetto L'Ulivo e soccorrerlo pure. Le liste DS e Margherita stanno portando avanti l'accorpamento anche negli enti locali.
Macero, da anni, come tanti colleghi, all'opposizione. Quelli che dovrebbero diventare interlocutori delle larghe intese, sono gli stessi che dai banchi istituzionali nascondono, camuffano, falsano, distorcono, mentono, sperperano migliaia di euro per iniziative marchettare, disattendono i regolamenti. Sono arroganti; vivono spesso di luce riflessa, attribuendosi il merito di qualunque cosa fatta, anche se impostata dall'opposizione. Hanno mezzi, segreterie, soldi pubblici, spazi, feste, sezioni, associazioni, sindacati, categorie, comitati, «tavoli», istituzioni, organismi di governo e sottogoverno; otto circoscrizioni su nove, comune, provincia, regione, paese. Non trattano nemmeno sulla più innocua delle nomine. Sfilano alle inaugurazioni senza riconoscere meriti al centrodestra. Hanno in mano l'intellighenzia cittadina (intelligenti? Ma!), la magistratura, gli industriali, i grandi spazi di trasformazione, le grandi opere, la cultura, la scienza, l'università, la scuola, alcuni giornali locali, alcune televisioni locali, la grande distribuzione, il Porto Antico e larga parte di quello commerciale. Non c'è meandro dove non siano attestati e supportati. A partire dall'Europa, ormai quasi provincia di Genova, grazie all'elezione dell'unica parlamentare ligure (diessina. E turchina. Parlo dei capelli).
Ma come? Siamo ancora scioccati dal voto politico; abbiamo inondato di contatti ricontiamo.com , gridando allo scandalo dei brogli, degli scrutini e dei conteggi pastrocchiati. Abbiamo stramaledetto il voto agli italiani all'estero con una legge fatta da noi e usata a vantaggio degli avversari (è proprio vizio; prepariamo la tavola per guardare gli altri mangiare).
Siamo andati alla guerra, con le armi spuntate, contro l'armata rossa…e ora ci tirano fuori le larghe intese? Nell'interesse generale. Per il futuro di Genova. etc.etc.etc.
Perdoni un parallelo forte. Peccherò di miopia politica, ma è come dare la morfina al malato terminale. Perché non c'è più niente da fare e per non farlo soffrire. Noi siamo quel malato.
A proposito di politica: le larghe intese le propone, semmai, chi vince e governa; non le elemosina chi perde e sta all'opposizione. Se siamo convinti di possedere le idee chiare, dobbiamo saperle imporre con la credibilità che nasce da una buona organizzazione e dall'avere sviluppato negli anni il dibattito cittadino, impostando una progettualità incisiva.
Non cerchiamo scorciatoie. E prima di pensare alle larghe intese, pensiamo ad intenderci fra noi. Pensiamo ad allargare la nostra base di consenso, intorno ai progetti.
Accetto scommesse su quello che pensa a riguardo la base dei nostri partiti.


Grazie per lo spunto di riflessione e un cordialissimo saluto.
P.S.: A proposito di amministrative: non sarebbe meglio Biasotti Sindaco e il sen. Grillo Presidente della Provincia? Mi sembra più logica come sistemazione.
*Capogruppo AN Circoscrizione Centro Est

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