Non è reato, ma una vergogna

La richiesta di archiviazione per truffa dimostra come operano certi pm. Qui c’è un trucco grosso come una casa: il reato contestato doveva essere appropriazione indebita, non truffa. È chiaro che, se si contesta la truffa, poi si chiede il proscioglimento. Infatti la truffa non esiste, perché occorrono artifici e raggiri che qui certamente non ricorrono. Allora perché è stato contestato un reato inesistente?
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Premetto che se una procura della Repubblica chiede l’archiviazione di una procedura penale non vuol dire che non sia successo nulla. Può invece essere successo tanto, sia dal punto di vista del Codice civile che dal punto di vista politico. Fatte queste considerazioni, la vicenda dimostra che a seconda di chi è indagato (vero Cavaliere?), sia il segreto sugli atti, che le velocità nei pronunciamenti possono cambiare radicalmente.
Giancarlo Golini
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Si potrebbe verificare se in casi simili la procura di Roma ha agito nello stesso modo (non determinante il prezzo di vendita).
Enrico Minucci
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Ciò che meraviglia è la configurazione del reato addebitato a Fini. Non avrebbe dovuto essere truffa, ma «malversazione dei beni del partito affidati alla sua custodia». Non so se la denuncia dei due membri de La Destra era un esposto e i pm lo hanno configurato così (e la direbbe lunga visto che sono magistrati) o se fu una svista dei denuncianti. Inoltre, questi pm a volte così solleciti a vedere violazioni di norme antiriciclaggio ed evasione fiscale non si sono preoccupati di sapere da dove venivano i fondi (300mila euro) utilizzati per l’acquisto e con quali soldi il signor Tulliani ha comprato anche una Ferrari, visto che era nullatenente in base alle dichiarazioni dei redditi.
Mario Cagliari
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Non c’è stata truffa. Bene, ci fa piacere, anche se non avevamo mai avuto dubbi. L’inchiesta del Giornale non ha mai parlato di reati, ma di comportamenti non in linea con la correttezza predicata quotidianamente dall’ex leader di An il quale, per di più, si è sempre rifiutato di dare spiegazioni. Pertanto, l’archiviazione dei pm romani non mi meraviglia. Se poi i finiani sono contenti che il loro capo abbia venduto un bene del partito a 3 invece che a 15, favorendo per giunta un famigliare, è affar loro. A me questa storia conferma che Fini appartiene alla categoria di persone che è meglio perdere che trovare.
Alida Mora
Ranica (Bergamo)
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Tutti i giornali e tutte le tv hanno dato grande risalto alla richiesta di archiviazione per la faccenda di Montecarlo. Però è innegabile che l’appartamento sia stato venduto sotto costo e che sia nella disponibilità del cognato di Fini. Secondo il pm non c’è truffa, però si tratta di una cosa che gli somiglia molto e non è certo un bel biglietto da visita per il presidente della Camera. Se non è zuppa è pan bagnato.
Giancarlo Testi
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La questione della casa di Montecarlo venduta da Fini a un prezzo irrisorio a suo cognato che si celava dietro una società off shore, che abbia o no profilo penale, vista la carica che Fini occupa, è penosa. La sinistra accusò Berlusconi di strumentalizzare la vicenda attaccando chi si schierava contro di lui. Le aggressioni a Bonanni, alla sedi della Cisl, della Lega Nord, a Capezzone e allo stesso Berlusconi, devono invece passare sotto silenzio o quasi. Quei pochi che parlano vengono subito accusati di strumentalizzare gli episodi. Stranamente non viene mai aggredito un politico di sinistra e chi aggredisce ha sempre una precisa collocazione sindacale o di sinistra.
Lia Deznam
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Nel programma de La7 In Onda del 10 ottobre ho sentito l’ex direttore del Corsera, Paolo Mieli, affermare che oramai tutti sanno che il proprietario dell’appartamento di Montecarlo è il signor Giancarlo Tulliani. Non ho sentito nessuna smentita a tale notizia. Non credo non sia arrivata alle orecchie di Fini, con tanti amici o compagni che ha acquisito in questi ultimi tempi. E allora o la notizia è vera e dovrebbe dare le dimissioni, ovvero non lo è, ma in tal caso dovrebbe denunciare il dr. Mieli per diffusione di notizie false. Ho poi appreso che Fini era indagato per l’affare dell’appartamento in questione e nessuno aveva diffuso tale notizia. Si vede che la giustizia non è uguale per tutti, ma può essere a volte un po’ più, a volte un po' meno, giusta.
Sergio Lenassi
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Non lamentiamoci più della lentezza della magistratura: la celerità con cui hanno prosciolto Fini dice tutto...
Gian Luigi Molteni
Suello (Lecco)
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E poi dicono che la giustizia italiana è da riformare: Fini lo ha sempre detto che la magistratura non si deve toccare. E sulla questione Montecarlo ormai è provato che «la pezzente miliardaria viveva in un cesso fatiscente».
Piero Biglia
Torino
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I politici si stanno scannando sul lodo Alfano e nel frattempo il lodo AlFini è già in vigore. Se l’appartamento era fatiscente, come mai la prima società off-shore ha realizzato il 10 per cento di guadagno quando lo ha rivenduto dopo soli tre mesi alla seconda off-shore? Se i magistrati non si ritengono competenti sulla valutazione dell’immobile, perché ne hanno chiesto e richiesto alle autorità di Montecarlo la stima? Se un cittadino è indagato di reato, come mai non viene nemmeno sentito? E noi dovremmo sentirci garantiti da questa giustizia? Dovremmo dare credibilità a questa nuova legalità?
Enrico Ventura
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Dunque, non compete ai giudici di un tribunale penale stabilire il prezzo di un immobile. Però compete loro stabilire il prezzo di una serie di telefilm. Però compete loro stabilire il prezzo di un settimanale, compete loro stabilire il prezzo di una parcella, sono di loro competenza tutti i prezzi tranne quello della casa di Montecarlo ereditata da An e svenduta da chi sta cercando di fare le scarpe a Berlusconi. Ciò che proprio non capisco è come possano chiedere a un incompetente come me di aver fiducia, anzi fede, nei magistrati.
Roberto Bellia
Vermezzo (Milano)
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Che schifo l’archiviazione della truffa. Ma fanno schifo tutti. La legge è uguale per tutti, Fini si difenda 15 anni in un tribunale e dimostri l’estraneità ai fatti!
Sergio Vestri
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Ho letto dell’archiviazione da parte della procura in merito alla vicenda della casa di Montecarlo. Che dire, che sono sorpresa? No, in verità ne ero certa perché i potenti se la cavano sempre. Se a fare una cosa del genere fosse stato un semplice cittadino sono certa che gli sarebbero piombati addosso la Guardia di finanza, l’Agenzia delle entrate e via di seguito.
Grazia Quarantiello
Torino
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Come è possibile che i pm interessati facciano finta di non vedere e di non capire quanto è ormai di dominio pubblico, e che nessuno intervenga? Sono allibito e nauseato.
Paolo Ponzano
Milano
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Archiviato il fattaccio di Montecarlo, anche se si sapeva come sarebbe finita rimane una vergogna per l’Italia che presenta al mondo una magistratura inaffidabile. Vergogna a tutta la magistratura perché anche quella parte che non è politicizzata non osa ribellarsi.
Maria Guizzardi
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È ovvio che la magistratura debba archiviare a ogni costo l’inchiesta. Da un processo potrebbe venir fuori che la casa non è di Tulliani ma di Fini. Secondo voi il becchino della destra avrebbe perso tempo a scegliere i mobili per la casa del cognato? Non è il Tulliani a aver usato Fini, ma il contrario.
Enrico Longhi
Livorno
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Archiviazione per Fini? Era nella natura delle cose. Fini difende la magistratura contraccambia.

Chiaro e semplice. Fare l’amministratore infedele rimane un dettaglio (non un reato). In ogni caso la terza (s)carica dello Stato pontifica e censura altri amministratori delegati, vedi Marchionne!
Roberto Manzoni
Milano

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