Ha voluto comprare un giubbotto di pelle nera identico a quello che indossava quando quelli che credeva suoi amici lo hanno improvvisamente aggredito e pugnalato riducendolo quasi in fin di vita: sostiene che quella giacca gli ha portato fortuna perché la pelle spessa ha frenato le coltellate e gli ha salvato la vita. Andrea, il nome è di fantasia, ha voluto essere presente al processo che ha visto la condanna della ragazza che ha tentato di ucciderlo perché, a quanto sembra, non suonava abbastanza bene la chitarra nel complessino rock dark che avevano formato assieme al fratello di lei, che suonava il basso.
Un passatempo da ragazzi - lei, la cantante, aveva da poco compiuto diciotto anni mentre gli altri ne avevano poco più di sedici - finito tragicamente apparentemente senza un vero perché. Un giorno, dopo le prove, la ragazza e il fratello sono saltati addosso all'amico chitarrista e lo hanno pugnalato decine di volte. (...)segue a pagina 49
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