(...) con lamministrazione cittadina e meno propensi a credere a promesse. «Sarà lesperienza di prendere fregature», dice Felice Ravalli, presidente del comitato dei cittadini del Centro Est, che, a dispetto del nome, ha un animo piuttosto agitato di questi tempi. «È una beffa quella di scriverci una lettera - attacca - venga di persona a parlarci e a dirci che quando è venuta al Lagaccio in campagna elettorale ci ha fatto un sacco di promesse che non ha mai mantenuto. Del resto qui sono cinquantanni che le varie amministrazioni che si sono succedute ci fanno promesse finte. E adesso ci vogliono fare la moschea dove noi chiedevamo strutture per il quartiere».
La lettera inviata dalla Vincenzi ha suscitato molte proteste anche per i costi: Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione e Matteo Rosso, consigliere regionale di Forza Italia hanno annunciato che trasmetteranno alla Procura delle Corte die Conti un esposto per verificare le regolarità delle spesa relativa alla spedizione. «Non può essere messa a carico dei contribuenti - tuonano i due consiglieri di opposizione, sempre attenti ai temi caldi della città -, se la sindaco vuol fare queste lettere che se le paghi di tasca sua».
A onore della cronaca risulterebbe che il costo delle diecimila missive sia di 500 euro (che pagheranno comunque i contribuenti) date alla società che le ha consegnate nelle cassette dei cittadini destinatari.
Resta tuttavia il problema del contenuto della comunicazione della sindaco. Che, in taluni passaggi, sembra addirittura contraddirsi. Come quando, nellultima domanda dellautointervista si chiede «perché lamministrazione comunale si è presa questo impegno? Realizzare la moschea è una priorità per la città?». «No - si risponde -, altre sono le priorità per la città... un eccesso mediatico del tutto indipendente dallamministrazione ha dato uno sproporzionato risalto alliniziativa». Come dire: colpa dei giornalisti che hanno dato linformazione dando anche spazio alle proteste che ne sono nate.
Alla fine, dopo aver assicurato che «le prediche verranno fatte in italiano e che sarà la comunità islamica ad accollarsi il costo dellopera», la Vincenzi conferma che la bocciofila per il quartiere verrà costruita.
«Grazie», tuona ironicamente Ravalli che ieri sera ha coordinato una lunga riunione del comitato di cittadini che stanno battendosi per bloccare la costruzione della moschea. Cera anche Milena Pizzolo che ha contato già 4mila firme nella petizione contro la moschea. Tutte raccolte megozio per negozio, i partito non centrano. «Abbiamo scritto una lettera di risposta - continua Ravalli - che arriverà in Comune insieme a tutte le lettere che i cittadini arrabbiati stanno rimandando al mittente. E qui diciamo chiaro e tondo che pensiamo che la moschea se la dovrebbe fare in valpolcevera, dove ci sono grandi aree dismesse e inutilizzate, mentre qui per quella zona avevamo progetti per il nostro quartiere». Nella lettera del comitato Ravalli precisa che non vanno bene i cambiamenti di destinazione delluso di quella zona indicata per la moschea, ma dove inizialmente era stato stabilito di creare occasioni di ritrovo per la gente della zona.
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