Gente che si mette in fila, come a New York, per udire limpervia parola di filosofi, astronauti, matematici. Ragazzini che ascoltano concerti, al mattino, una volta usciti da una scuola ormai vecchia. Donne anziane, che siedono al caffè, un libro in mano e negli occhi la serenità di chi ha scoperto come e dove fare a meno del piccolo schermo. Perché questo è il punto: da quando esiste il Parco della Musica, i romani sanno che nel cuore del Flaminio si anima una vita culturale sempre viva. Ne parliamo con Gianni Borgna, già assessore alle Politiche culturali del Comune e ora presidente di Musica per Roma.
Si può dire che lofferta duno spazio interdisciplinare abbia forgiato il gusto dei romani?
«Certamente. Ma il progetto di Renzo Piano non è nato per caso: si discettava fin dagli anni Trenta duna sala per i concerti».
A partire dagli anni Cinquanta, tuttavia, rimase in piedi solo lAuditorio Pio di via della Conciliazione...
«Sì, ma era di proprietà del Vaticano. Si aveva, quindi, un paradosso: lo Stato italiano doveva affittare dalla Santa sede uno spazio per i concerti».
Come si è passati da quella situazione precaria alla stabilità dellAuditorium, istituzione culturale ormai internazionalmente nota?
«Alla fine del 93, quando Antonio Cederna individuò larea del Flaminio, proposi a Rutelli di metterci al lavoro. Fu bandito un concorso a inviti, contestato dagli architetti capitolini, che temevano una commissione di alto profilo. Vinse Piano. E pensare che tutti dicevano: tre sale sono troppe!».
Gli scettici si sono ricreduti?
«LAuditorium, secondo statistiche recenti, è il Parco della Musica che funziona meglio. Viene prima dei corrispettivi di Parigi, Londra e Sydney. Il rapporto tra numero dei visitatori e numero delle offerte culturali è, infatti, al cento per cento. Il modello di gestione, insomma, funziona».
Quali sono i programmi futuri dellAuditorium?
«A marzo ci sarà il Festival della Matematica (vedi articolo qui a fianco, ndr). A maggio, il Festival della Filosofia, che nella precedente edizione toccò quota 7mila persone.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.