Roma

Notti blindate, il Comune non sente ragioni

Francesco Bardaro Grella

Il provvedimento di chiusura notturna del centro storico è nell’occhio del ciclone. Il Comune ha totalmente ignorato le richieste dei commercianti per modificare almeno l’orario e, per indorare la pillola l’assessore Calamante ha parlato di «sperimentazione». L’unica cosa certa è che la blindatura notturna partirà venerdì prossimo. Altrettanto sicura è la protesta annunciata dai commercianti, intenzionati a chiudere i bagni. Su questa «serrata», Legambiente ha minacciato di chiedere l’intervento delle Asl per sanzionare i negozi che vieteranno l’uso dei servizi igienici.
Ma il «muro contro muro» ora rischia di allargarsi ad altri rioni. Ieri si è discusso ancora di Ztl tra Fabio Zuccarelli, vicepresidente del I municipio, Maurizio Forliti, presidente dell’Arca, e Nicola Gaudenzino, presidente regionale della Federazione pubblici esercizi. Era stato invitato anche Giuseppe Lobefaro, che amministra il I Municipio, la zona più interessata dal nuovo provvedimento sul traffico, che però non si è fatto vedere.
«Il sangue ve lo abbiamo già dato. Il limone è spremuto». Così ha esordito Gaudenzino rivolgendosi a Zuccarelli per fargli capire le difficoltà dei commercianti del centro storico. Pensando poi a quello che succede a Trastevere con la Ztl, ha aggiunto: «Troviamo insieme una soluzione per il centro storico che non è certo quella di chiudere il traffico in questo modo. Non è assolutamente vero infatti che l’esperimento a Trastevere ha funzionato. Una volta si aveva paura a passeggiare la notte a Trastevere, e l’abbiamo reso un quartiere vivo. Ora però, con la Ztl è diventato una zona degradata, la macchine, quelle dei residenti, ci sono lo stesso, ma le persone che la sera vogliono andare a fare due passi a Trastevere hanno bisogno del passaporto. Dove sono i parcheggi che avevate promesso?».
Anche Forliti, che rappresenta con Arca sia i commercianti, sia i residenti del centro, è della tessa opinione. «Non si può far politica per ottenere consensi - ha detto a Zuccarelli - e non è con i divieti che si ottiene qualcosa. Basta vedere, per esempio, cosa succede a Campo de’ Fiori dopo il divieto di vendita di bottiglie di vetro. I ragazzi si organizzano e se le portano da casa. Il problema vero sono i controlli. Così mettete gli uni contro gli altri commercianti e residenti che invece hanno esigenze comuni».
Forliti, come anche i commercianti che erano presenti alla riunione, pensa per esempio ad aree totalmente pedonalizzate, come quella di piazza Capranica, da realizzare nella zona di S. Maria in Trastevere. Così, secondo l’opinione di molti che erano presenti, si risolverebbe il problema del traffico e della tranquillità.

Di certo, sempre secondo Forliti, non si risolve nulla con la chiusura indiscriminata al traffico che si vuole “sperimentare” per quattro mesi in tutto il centro storico.

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